Palermo, mister Dionisi: «Vogliamo vincere in casa. Contro la Reggiana dovremo dimostrare il nostro valore»

Alla vigilia del match di Serie B tra Palermo e Reggiana, in programma domani alle ore 15:00 allo stadio “Renzo Barbera”, mister Alessio Dionisi ha parlato in conferenza stampa affrontando vari temi tra ambizioni della squadra, stato di forma dei giocatori e ovviamente l'avversario da affrontare. 

«Non avevo mai avuto l’opportunità di vivere un’esperienza così: sento una grande responsabilità, ed è stimolante essere qui - ha sottolineato l'ex trainer del Sassuolo - Certamente sarebbe bello essere qui dopo una serie di vittorie, ma è l’allenatore che deve mantenere l’equilibrio indipendentemente dal contesto esterno. Sono molto motivato, così come lo sono per il percorso che dobbiamo seguire».

«Con Salernitana e Modena abbiamo giocato partite diverse, sia per caratteristiche degli avversari sia per le occasioni create - ha proseguito il tecnico rosanero, analizzando le ultime prestazioni della sua squadra - Al “Braglia” siamo stati più veloci e abbiamo creato più occasioni. L’atteggiamento degli avversari può condizionare, ma vogliamo vedere un Palermo in grado di vincere, soprattutto in casa. Ci serve continuità rispetto all’ultima partita, cercando di fare ancora meglio, visto che non è bastato per vincere. Dobbiamo aumentare i nostri punti di forza e ridurre quelli dell’avversario. La Reggiana? È una squadra diversa dal Modena: è giovane e intraprendente, spesso difende bassa e riparte velocemente, ha giocatori rapidi e brevilinei che possono essere pericolosi negli spazi, oltre a tiratori eccellenti come Stulac, Portanova e Cigarini. Ogni squadra ha qualità, ma sinceramente mi interessa di più ciò che faremo noi. Vogliamo vincere in casa quindi dovremo dimostrare il nostro valore».

Diverse assenze tra le fila dei rosanero: «Saric, Brunori e Lucioni non ci saranno - ha precisato Dionisi - I problemi in attacco? È possibile dire che Henry sia più funzionale rispetto a Brunori perché il primo è strutturato mentre il secondo è più mobile, ma dipende anche dai giocatori che si hanno intorno. Il sistema di gioco richiede interpretazioni diverse, e anche in passato abbiamo giocato con tre attaccanti. Avere profili con caratteristiche diverse è una risorsa, ma il loro utilizzo dipende dalla partita e dall’intesa con i compagni».

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