Primo Piano

Diana: «Tre punti importantissimi che danno continuità. Ogni domenica è un esame per me e per i miei giocatori»

«Abbiamo dei ragazzi che sono stati bistrattati, ma ci mettono cuore e anima. Ho visto uno spogliatoio festante e già concentrato sul Cesena. L'espulsione di Kabashi? Non mi ero accorto del primo giallo, ma quell'episodio ha dato una scossa»

16.10.2022 18:00

«Portiamo a casa tre punti importantissimi e li abbiamo ottenuti con fatica contro una squadra di livello, che rappresenta il tipo di avversario che di solito ci mette in difficoltà, con giocatori piccoli e rapidi - sottolinea mister Aimo Diana al termine della sfida vinta sul campo del Gubbio - Questa vittoria ci permette di dare continuità al risultato di domenica scorsa».

Come mai ha scelto di schierare coraggiosamente da subito D’Angelo, Rossi e Kabashi con Montalto e Pellegrini là davanti?
«Conosco i giocatori e so quello che possono dare. Noi vediamo gli allenamenti e facciamo delle scelte tecniche anche perché qualche giocatore deve ancora fare qualche saltino. Sonny D’Angelo si è sempre allenato bene e non aveva ancora avuto un’opportunità e probabilmente è uno da partite sporche perché oggi si è sacrificato e ha fatto un buon lavoro. Mi spiace per l’espulsione di Elvis Kabashi poiché non mi ero accorto della sua ammonizione nel primo tempo: ha fatto un fallo stupido ed è uscito molto dispiaciuto. Tuttavia quest’episodio ha dato il là alla squadra per trovare ancora più consapevolezza. È sempre meglio giocare in 10 per difendersi piuttosto che per attaccare, soprattutto quando hai un doppio vantaggio».

Ha lasciato in panchina diversi giocatori importanti…
«Questa è una squadra che si deve abituare a certe scelte. Giocatori come Sciaudone, Guglielmotti e Lanini domenica scorsa erano titolari e oggi erano in panchina. Ci si deve abituare a questo perché ho 20 giocatori sullo stesso livello. Ogni domenica è un esame sia per me che per ognuno di loro».

In campo si è visto un vero esempio di come si deve comportare una squadra, in cui ognuno aiuta l’altro…
«Sì, stiamo cercando di fare questo step anche se non abbiamo ancora grosse capacità di gioco e ci mancano certe sicurezze. In questo caso abbiamo cercato di riparare cercando di essere più corti e stretti contro un Gubbio che ci ha comunque messo in grossa difficoltà. Per esempio, abbiamo sostenuto Turk che ha avuto un primo tempo non facile. Fa tutto parte di uno step che abbiamo avuto con l’Ancona ed è proseguito a Gubbio, dove so che non si vinceva da anni. Tuttavia non sono qui a ricordare le vittorie e i record, piuttosto mi interessa essere credibile per la mia squadra e credo di esserlo. In questa squadra ci sono tanti leader, ma poi il gruppo si sorregge su uno che deve fare le scelte».

La sua Reggiana sta imparando anche a soffrire?
«Già dalla partita precedente contro l’Ancona ho chiesto ai ragazzi sofferenza e spirito di sacrificio. È stato così domenica scorsa come oggi, nonostante il gioco non sia stato brillante. Noi abbiamo giocatori che spesso sono stati bistrattati ma hanno un cuore e un’anima e hanno messo sempre tanto, da quando sono allenatore della Reggiana. Se si vogliono tirare fuori solo le sconfitte di questo gruppo, allora parliamo solo di pregiudizi. Invece questa è una squadra che ha fatto vedere un gioco bellissimo come un gioco di sofferenza, come sta facendo in questo momento. Bisogna sempre essere in grado di cambiare certi principi di gioco per il bene della squadra».

Ottima la prova di Guiebre a sinistra…
«Venire a Reggio Emilia e giocare per vincere non è come venire a Monopoli e giocare per sorprendere. Io ho fatto lo stesso passaggio da Renate, dove qualsiasi cosa buona che facessi era un qualcosa in più. A Reggio vincere è la normalità. Per questi ragazzi che non sono abituati e hanno centinaia di tifosi che ti incitano e ti massacrano, non è facile: fa tutto parte della crescita di un giocatore. Credo che Guiebre abbia qualità importanti e sia un giocatore che sa sfruttare bene la palla in corsa. Mi ricorda il primo Guglielmotti di Renate. Deve ancora lavorare molto e farà ancora tanti errori ma oggi ci ha messo corsa e assist. Lui come tutti gli altri si sono sacrificati con grande sofferenza. In generale, a fine partita ho visto uno spogliatoio esultante e concentrato sulla partita di mercoledì che sarà una gara molto importante per noi».

Dispiace per la sua espulsione a fine gara che la costringerà alla tribuna contro il Cesena…
«Mi scuso per la reazione ma quando vedo certi mezzi falli ricercati sotto i miei occhi, mi dà fastidio. Anche sul rigore per il Gubbio il loro giocatore Spina ha detto di essere inciampato e l’arbitro ci è comunque cascato. Questo purtroppo ha rimesso in gioco una partita che sembrava ormai alla nostra portata».


Vota il migliore granata in campo di Gubbio-Reggiana

Commenti

Doppio Montalto e tanto sacrificio: la Reggiana con l'elmetto in testa espugna Gubbio e resta in vetta
Le pagelle di Gubbio-Reggiana. Montalto on fire, Pellegrini e Guiebre portano la scintilla. Rozzio tappa i buchi