foto silvia Casali
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Bizzarri: «Alleno portieri bravi e intelligenti. Bardi è fortissimo tra i pali, ma ha ancora voglia di crescere»

«Francesco potrebbe fare qualcosa di più sulle situazioni di palla alta, ma mi rendo conto che nel calcio moderno è diventato molto difficile riuscirci. Motta? È un giocatore di grande prospettiva, nel dopo Bardi può essere un portiere da Reggiana»

26.11.2024 21:30

Il carpigiano Marco Bizzarri è sbarcato a Reggio nell'estate 2022 e con Diana in panchina ha vissuto sulla sua pelle l'ebrezza che si prova nel vincere un campionato, nella stagione successiva ha contribuito alla conquista della salvezza in Serie B firmata Nesta e ora, con mister Viali al timone, è ancora al suo posto e cercare giorno dopo giorno di far crescere la batteria di portieri a disposizione della Reggiana.

«Ho la fortuna di avere ragazzi bravi e intelligenti, quindi il mio lavoro diventa più facile - confessa il preparatore dei portieri granata, protagonista assieme a Libutti presso la sede del partner granata Transcoop - Ho allenato Bardi a Frosinone nel 2018 in Serie A quando era ancora un ragazzotto e faceva il secondo di Sportiello, ora mi ritrovo un uomo e un professionista applicato, un ragazzo che ha ancora voglia di crescere e ciò permette a tutto il gruppo di lavorare con una certa intensità».

Quali sono le sue caratteristiche principali?
«Francesco è un portiere fortissimo tra i pali. Con lui ho lavorato come con Venturi facendo giocare il portiere in maniera aggressiva, più alto del solito, e secondo me fa parate in posizioni alte».

Può ancora migliorare?
«Potrebbe fare qualcosa di più in situazioni di palla alta, ma mi rendo conto che il calcio ogni due o tre anni cambia: ora calciano forte, è difficile uscire sulle palle alte. Portieri importanti come Vicario o Donnarumma non riescono più a uscire in area piccola sui palloni alti, è difficile affrontare avversari che sono molto strutturati e anche per questo motivo facciamo tanta palestra: il portiere deve essere dotato di un fisico robusto. Poi bisogna essere bravi con i piedi, ma se non si hanno queste qualità fin da piccoli si fa fatica a migliorare dopo una certa età».

Il gol subito a Cesena è stato condizionato dall'intervento di Meroni?
«Sì, altrimenti penso che Bardi l’avrebbe presa. Noi ci alleniamo coi deviatori per farci trovare pronti su queste situazioni, ma a volte non è semplice… Stava per prenderla ma non c’è riuscito».

Quello del “Manuzzi” è un punto guadagnato o perso?
«In una corsa a tappe alla fine i punti saranno quelli che meritiamo, io non credo alla fortuna. Errori ce ne sono stati ma ora arrivano un paio di partite che per classifica e tifosi sono importanti. Contano il doppio quelle con le dirette concorrenti per la salvezza ma ora godiamoci queste gare di spessore e speriamo di regalare una soddisfazione a tutti i tifosi…».

Cosa ci può dire su Motta?
«Dal secondo giorno che si è allenato con noi ho chiesto di tenerlo qui. È un portiere di grande prospettiva, cresciuto molto dal punto di vista fisico: ha messo su 6-7 kilogrammi da quando è arrivato. Credo che nel dopo Bardi possa essere considerato un portiere da Reggiana».

 

 

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