Foschi: «La Reggiana non mi ha cercato, ma se arrivasse una chiamata...»
Il tecnico romano analizza il momento difficile attraversato dalla Reggiana
Tra i papabili per la panchina lasciata libera da Menichini dopo il mancato accordo con Dellas c'è anche Luciano Foschi, tecnico romano da anni residente a Cavriago che negli ultimi mesi ha seguito molto da vicino la squadra granata dopo il mancato rinnovo con il Renate.
«Confermo che non c'è stato alcun contatto con la Reggiana - il commento che ci ha rilasciato l'allenatore 50enne - Certamente prenderei seriamente in considerazione un ritorno sulla panchina granata (ha già allenato la Reggiana nel 2005/06, ndr) se arrivase una chiamata da Magalini».
Che idea si è fatto sulle vicende degli ultimi giorni?
«Non capisco costa stia succedendo. Sinceramente non mi sono fatto un'idea, mi limito a leggere i giornali».
Invece come spiega la crisi di risultati della squadra?
«Ci sono difficoltà soprattutto fisiche oltre che mentali. Credo che la squadra debba lavorare molto ma purtroppo il tempo per farlo non c'è. L'organico granata poteva sicuramente ottenere risultati diversi e le colpe non erano solo di Menichini ma in questi casi di solito è l'allenatore che paga per tutti».
Tra i giocatori più criticati c'è Aiman Napoli che lei conosce bene avendolo allenato nella scorsa stagione...
«Non sono d'accordo con chi lo ha criticato. È troppo facile attaccare una sola persona: non credo che abbia fatto dei disastri o sbagliato chissà quanti gol davanti al portiere avversario. Anzi, dovrebbe essere apprezzato per la volontà e la generosità che mette sempre in campo. Sta attraversando un momento difficile come tanti altri giocatori, poi nelle prime partite è stato fatto giocare in un ruolo non suo».
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