Libutti, un gol decisivo: «Che gioia segnare sotto la Curva Sud. Aspettavo da tempo questo momento»
«Giocando poco avevo perso un po' di fiducia, ringrazio i compagni che sono sempre stati al mio fianco e il pubblico per l'affetto costante. Il dualismo con Guglielmotti? Da lui sto imparando tanto, devo solo fargli i complimenti»
Nella vittoria con la Fermana si è rivelato protagonista di giornata Lorenzo Libutti, autore del gol del definitivo 2-1 e tornato a scorrazzare sulla fascia destra da inizio gara dopo diverse partite in panchina (l'ultima da titolare fu a Grosseto un mese e mezzo fa).
«Non ne ero sicuro di giocare dall'inizio - ha spiegato in sala stampa il laterale classe '97 - Guglielmotti ha avuto qualche problema fisico in settimana, ha provato stamattina ma alla fine non se l’è sentita di rischiare. Ho avuto la certezza di giocare solo quando il mister ha comunicato la formazione».
Sentivi un po’ di timore all'inizio?
«Sinceramente sì. Non giocavo titolare da tanto e avevo perso un po’ di fiducia e di dimestichezza col campo. A tal proposito ci tengo davvero a ringraziare i miei compagni che mi sono stati sempre vicini, sia oggi che in tutti questi mesi di campionato».
Dopo pochi minuti sei andato vicino al gol, poi al secondo colpo di testa la palla è entrata…
«Si vede che era destino. Sono molto credente e penso che qualcuno da lassù abbia voluto farmi sbattere quella palla contro la mia testa. Oltretutto, avevo il sole di fronte e non ho proprio visto la palla che mi veniva incontro. Da lì ho aperto gli occhi, ho visto il pallone dentro e non ho capito più niente. Sognavo di segnare qui in casa al “Città del Tricolore”: già l’anno scorso ero riuscito a fare gol ma era successo in trasferta a Venezia senza pubblico perciò me la sono goduta a metà. Invece segnare oggi in casa sotto la Curva Sud è stato qualcosa di incredibile».
Il fatto che tu sia andato sul secondo palo per trovare il gol fa parte di uno schema preparato?
«Sì, il mister mi ha chiesto di fare quel movimento per cercare di trascinare il mio uomo sul secondo palo. Sinceramente ero un po’ scettico anche perché di solito nei calci d’angolo non vado in mezzo, ma mi metto fuori dall'area come ultimo uomo. Invece è arrivato il gol e da lì mi sono messo a correre per la gioia».
E c’era tutta la panchina in piedi pronta ad abbracciarti…
«Sì, quasi per scherzo prima della partita alcuni miei compagni mi hanno detto che se avessi giocato titolare, avrei trovato il gol. Devo dire che mi hanno davvero portato fortuna. Ringrazio ognuno di loro perché mi sono stati tutti vicino in questo periodo: sono fortunato ad averli come compagni».
Cosa ti ha detto il mister prima della partita?
«Mi ha semplicemente detto di giocare tranquillo, di divertirmi e di fare la mia partita. Faccio sempre un po’ fatica nei prepartita e su questo devo migliorare. Comunque avere compagni come Luciani dietro e Radrezza a fianco mi ha dato sicuramente una grossa mano».
È stata comunque una vittoria abbastanza faticosa…
«Sì, sappiamo tutti che questo è un campionato difficilissimo e ogni partita è complicata, soprattutto quelle che giochiamo in casa. Più si va avanti, più le altre squadre vengono a Reggio alla ricerca di punti. Contro di noi ogni avversario cerca sempre di dare il massimo. Perciò in settimana è importante preparare la gara con la massima umiltà e il massimo rispetto per i nostri avversari. Sarà un campionato in cui si soffrirà tanto».
A un certo punto si è sentita anche un po’ di paura?
«Forse l’ultima partita con la Viterbese ci ha un po’ influenzati. Abbiamo sentito un po’ di timore negli ultimi dieci minuti, ma devo anche dire che è bello vincere anche questo tipo di partite. Dispiace averli ottenuti con un po’ di sofferenza, ma questi sono tre punti pesanti e ce li ritroveremo alla fine».
Adesso per Diana sarà dura scegliere tra Guglielmotti e Libutti…
«Da Davide sto imparando tanto, soprattutto su come spingere e attaccare in fase offensiva. Tra noi due c’è sempre stato un bel rapporto. A lui devo solo fare i complimenti perché sta facendo un gran campionato. Se poi avrà bisogno di recuperare, spero di farmi trovare sempre pronto come oggi. Poi alla fine sarà comunque il mister a decidere, anche in base alla partita».
Quest’estate hai avuto qualche richiesta dalla Serie B, ma alla fine sei voluto rimanere con la Reggiana in Serie C…
«Sì, le voci mi sono arrivate e mi hanno fatto piacere, ma la mia prima scelta è sempre stata la Reggiana. Credo che la cosa più importante sia stare bene in un posto e non so come sarebbe andata se avessi cambiato ambiente. Poi io sono uno che caratterialmente ha bisogno del suo tempo per farsi conoscere. Qui a Reggio ormai mi conoscono e mi vogliono bene, perciò sono felice qui».
Sei diventato il beniamino dei tifosi reggiani.
«Per questo devo solo ringraziare tutti i tifosi, anche perché mi sono sempre stati vicini. Non so se me lo merito al 100%, ma li ringrazio per tutto l’affetto che mi hanno mostrato in questi tre anni».
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