Kabashi: «In campo faccio solo quello che chiede il mister. Bisogna rimanere umili e continuare a lottare»
«La squadra ha dimostrato di avere una grande mentalità. Cigarini fa giocare bene chi gli è vicino, ma anche con Rossi mi sono trovato bene. Il mister mi trova maturato? Man mano che si cresce, si diventa più responsabili»
«Innanzitutto i complimenti vanno alla squadra che ha dimostrato una grande mentalità - sottolinea Elvis Kabashi, grande protagonista nel 4-0 inflitto al Siena - Dopo la sosta non è mai facile riprendere e possono uscire fuori alcuni dubbi ma abbiamo lavorato tanto soprattutto sulla testa e credo lo si sia visto sin dall’inizio della partita».
In campo ti sei divertito mettendo lo zampino in diverse reti…
«Sì, sul primo gol ho creato superiorità e questo è quello che mi chiede il mister. Ho fatto una bella azione sulla destra ma lì è stato bravo Muroni a farsi trovare pronto e a metterla dentro. Il secondo gol è nato da una ripartenza in cui Pellegrini ha fatto tutto da solo. Invece sul terzo gol ho visto che c’era spazio, ho calciato bene ed è andata dentro».
E non sei stato ammonito come in altre partite…
«Questo è un aspetto su cui sto lavorando tanto. Il mister mi ha allenato due anni fa e ora mi ha ritrovato più maturo e questo mi fa molto piacere. Man mano che si cresce di età, si diventa più responsabili».
È questo il vero Kabashi o puoi ancora migliorare?
«Faccio semplicemente le cose che mi chiede il mister e a volte vengono bene, altre volte no. Io non guardo me stesso, mi interessa che la squadra vinca. Non sono qui per un obiettivo personale, ma comune».
Com'è andata la prima gara al fianco di Cigarini?
«Non serve che descriva il giocatore che è perché si sa che è uno che ha fatto grande calcio nella sua carriera. Con lui mi sono trovato bene perché sa pulire le palle sporche e fa giocare bene chi gli è vicino. Lo stesso posso dire di Fausto Rossi per quello che ha fatto nel girone d’andata. Entrambi sono ottimi giocatori».
Non c’è il rischio di illudersi?
«Non ci sono rischi perché ognuno dà il suo contributo. Sappiamo che il campionato di Serie C è difficile e ci saranno tante partite da giocare in campi sporchi. Bisogna rimanere umili e continuare a lottare».
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