Il progetto tecnico della nuova Reggiana è pronto a decollare, individuato il profilo dell'allenatore
Si cercherà di convincere alcuni ex giocatori della Berretti e della prima squadra a ripartire dalla Serie D
Ora che il Reggio Audace FC è entrato in possesso del titolo sportivo della Reggiana, in attesa che venga completata l'iscrizione al prossimo campionato di Serie D, i nuovi dirigenti granata hanno già iniziato il duro lavoro che dovrà portare alla costruzione di una formazione ambiziosa.
ALLENATORE. «Prima di parlare dei giocatori, dobbiamo scegliere un allenatore» sottolineava il vicepresidente Romano un paio di giorni fa: la priorità infatti è quella di trovare una figura di esperienza e carattere in grado di prendere per mano una squadra che partirà almeno un passo dietro alle altre concorrenti di quarta serie. Uno dei profili individuati è quello di Mauro Antonioli, tecnico milanese classe '68, la scorsa stagione sulla panchina del Ravenna (12º nel raggruppamento B della Reggiana dopo un grande girone di ritorno) e con diverse esperienze in Serie D alle spalle proprio con i giallorossi (campionato vinto nel 2017/18), Bellaria e Ribelle. Il procuratore di Antonioli è stato contattato dagli uomini mercato granata e la prossima settimana è in programma un incontro che potrebbe portare al nero su bianco. «Scendere di categoria non sarebbe un problema, la Reggiana è un club ambizioso con una grande storia alle spalle. Anche se resta poco tempo a disposizione, di giocatori importanti per la Serie D se ne possono trovare tanti in giro», ci ha spiegato lo stesso Antonioli. Già nel mirino del nuovo Cesena, l'ex trainer del Ravenna interessa anche al Santarcangelo (se i romagnoli dovessero essere ripescati in Serie C) ma l'ipotesi Reggiana al momento è concreta.
GIOCATORI. I nomi accostati alla Reggiana sono quelli degli ex calciatori allenati da Eberini rimasti ancora senza squadra: Narduzzo e Rozzio (respinta un offerta del Pordenone) hanno dei legami importanti in città, così come Panizzi e potrebbero prendere in seria considerazione l'ipotesi di vestire nuovamente la maglia granata, anche se abbandonare il mondo del professionismo comporta non pochi sacrifici. Lo stesso discorso vale per Spanò, alle prese ora con un lungo periodo di riabilitazione dopo la rottura del legamento crociato avvenuta la scorsa primavera. Per regolamento in Serie D devono sempre essere in campo almeno un giovane classe 2000, due '99 e un '98: proprio per questo motivo si sta cercando di convincere diversi ex Berretti a sposare la nuova causa granata. Firmare Rocco sarebbe un vero colpo da 90 ma decisamente difficile, più facile invece trattenere il mediano Zaccariello o il difensore Palmiero anche se la concorrenza dei settori giovanili di A e B è difficile da controbattere.
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