Sorrentino: «Facevo panchina in Promozione, ora sto coronando un sogno. Sono qui per giocarmela»
«Venire dal nulla e sentire gridare il tuo nome da cinquemila persone è un'emozione unica. I miei compagni sono come dei fratelli»
Segnare il primo gol da professionista è un traguardo che sperano di raggiungere tanti giovani calciatori e nel big match di martedì sera contro l'Ancona Matelica è riuscito a coronare questo obiettivo anche Daniele Sorrentino, impreziosendo la sua prestazione anche con l'assist per la rete finale di Scappini.
«Ho dovuto aspettare l’ottava giornata per esordire e la decima per segnare, ma ne è valsa la pena - ha raccontato l'attaccante 24enne a Lacasadic.com - Farmi trovare sempre pronto è stata la chiave. Nemmeno nel migliore dei sogni avrei potuto immaginare una serata come quella di martedì. Prima di esultare ho aspettato un attimo, temevo di essere in fuorigioco. Venire dal nulla e sentire gridare il tuo nome da cinquemila persone è un'emozione unica. Dagli occhi è scesa qualche lacrima di gioia».
Come spesso capita a molti calciatori, nel passato di Sorrentino c'è tanta gavetta in formazioni dal basso profilo. «Fino a cinque anni fa ero in Promozione e facevo panchina - ha spiegato Sorrentino a Lacasadic.com - Quando nessuno scommetterebbe su di te, devi iniziare a darci dentro a testa alta per dimostrare che si sbagliano. Così, dopo aver trovare un posto da titolare, sono passato in Eccellenza vincendo il campionato e segnando quasi 30 gol, poi è arrivato il passaggio in Serie D prima alla Caronnese poi al Lornano Badesse».
In estate, su suggerimento del viceallenatore Baresi, la Reggiana ha deciso di puntare proprio su di lui: «Appena ho ricevuto la chiamata dei granata ho obbligato il mio procuratore a fermare tutte le altre trattative: è stato amore a prima vista». L'obiettivo ora è chiaro: la promozione in Serie B. «Vogliamo vincere ed essere promossi, ma a livello personale voglio dimostrare che sono qui per giocarmela e non per fare la comparsa - ha spiegato Sorrentino - Tra i compagni ho giocatori di categoria superiore come Cigarini e Fausto Rossi che mi stanno dando una grande mano. Per me sono come dei fratelli».
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