Zamparo: «Un rigore pesante, ero senza punti di riferimento»
L'arciere ha regalato il successo ai granata allo scadere: «Grande merito va dato a Radrezza, mi ha servito una gran palla. Sapevamo che restando in partita le occasioni giuste sarebbero arrivate»
Terzo gol stagionale di Luca Zamparo allo stadio “Adriatico” di Pescara, il più pesante di questo inizio di stagione poiché ha regalato un successo, ad un certo punto insperato, alla truppa granata guidata in panchina da Baresi.
«Grande merito va dato a Igor Radrezza che mi ha servito una gran palla - ha sottolineato Zamparo - Immaginavo che avrebbe fatto quella giocata, perciò ho fatto quel movimento, cercando di saltare il portiere che poi è intervenuto e da lì è arrivato il rigore».
Quanto è pesato quel pallone?
«Parecchio! Oltre tutto, il loro portiere è stato espulso e quando un loro giocatore si è dovuto mettere i guanti, sentivo di non avere più punti di riferimento. Ero quindi più teso del solito. Nel rigore c’è l’abitudine di guardare il portiere avversario e calciare. Invece in questo caso non sapevo come sarebbe andata. Ho anche pensato a come mi butto io quando faccio il portiere per divertimento nei rigori durante gli allenamenti. Alla fine sono contento sia andata bene».
Qual è stato il momento chiave per arrivare alla vittoria?
«Di preciso non c’è stato un vero momento di svolta. Era una partita molto equilibrata, le azioni si verificavano sia da una parte che dall’altra e i gol sarebbero potuti arrivare da un momento all’altro. C’è da dire che la nostra è una rosa profonda e i cambi hanno dato un po’ di verve al gioco. Sapevamo comunque che rimanendo in partita, la palla gol sarebbe arrivata e l’avremmo sfruttata».
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