Maltese: «Con l'Alessandria un'occasione da non fallire»
Mister Colombo lo aveva fatto riposare in panchina nei match contro Pro Patria e Pordenone, ma nelle ultime settimane Dario Maltese è tornato ad occupare stabilmente la sua posizione prediletta davanti alla difesa dando il suo contributo nel ritorno alla vittoria dei granata. «Finalmente sono arrivati i tre punti, non vedevamo l'ora di festeggiare - ha commentato il regista classe '92 - anche se non è arrivata una grande prestazione, l'importante era vincere. Domenica nell'ultima partita dell'anno con l'Alessandria abbiamo l'opportunità di avvicinarci alla vetta, una chance da non buttare via». Come spiega il calo nel secondo tempo sabato scorso a Bergamo? «Non sempre possiamo sottomettere gli avversari per novanta minuti, anche loro scendono in campo. Sicuramente abbiamo rischiato troppo nella ripresa, siamo consapevoli dei nostri errori in attacco, bisogna concretizzare di più». Che gara si aspetta domenica con l'Alessandria? «Penso che i grigi avranno un po' di ansia nell'affrontarci, forse non verranno qui per giocarsela a viso aperto. Nonostante l'impegno in Tim Cup credo che riusciranno lo stesso a preparare la gara nel migliore dei modi: arriveranno con la testa giusta per dimostrare che sono la capolista, noi però siamo pronti ad affrontarli consapevoli della nostra forza». Vuole fare un appello ai tifosi? «Mi piacerebbe rivedere gli spati pieni, con tanta gente riusciamo sempre ad avere una spinta in più. Ultimamente i risultati hanno deluso, ma dopo la vittoria con l'AlbinoLeffe arriva questa sfida al vertice, spero che i tifosi lo capiscano». Le continue rotazioni a centrocampo non la preoccupano? «Siamo tutti ottimi giocatori, chi dimostra di stare meglio deve giocare, la competizione ci stimola». Neanche un eventuale ritorno di Parola nel suo ruolo? «Questa ipotesi non mi spaventa poiché penso di meritare quello che mi sono costruito sul campo. Se dovrò lottare per mantenere il posto nessun problema, mi piacciono le sfide». Colombo la vedrebbe bene anche da mezzala poiché ritiene che ha il giusto cambio di passo: è d'accordo? «Sinceramente preferisco giocare davanti difesa, ritengo che sia il mio ruolo ideale. Quello della mezzala è una posizione che ho ricoperto anche in passato e nella passata stagione, ci sono parecchie differenze rispetto a fare il mediano, ma alla fine un calciatore deve essere bravo ad adattarsi a diversi ruoli». Qualcuno la accusa di giocare poco in verticale e troppo in orizzontale... «Contro le squadre chiuse preferisco tenere la palla e far correre gli avversari per non rischiare di perdere il possesso con un lancio lungo. A inizio campionato ci concedevano più spazi in attacco quindi lanciavo di più le punte, adesso invece dobbiamo cercare di allargare il gioco per attaccare». L'uscita di Vacca pensa che possa averla favorita? «Senza di lui chiaramente ho trovato maggiore spazio in campo, ma credo che la sua assenza sia stata una grossa perdita per la squadra». Le turbolenze societarie dell'ultimo periodo vi disturbano? «Siamo tutti dipendenti della Reggiana e ci limitiamo a dare il meglio in partita e in allenamento, tutto quello che accade al di fuori del campo non ci riguarda».
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