Cigarini striglia la Reggiana: «Questa volta c'è poco da salvare. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità»
«Abbiamo fatto male dall'inizio alla fine, una partita del genere non è accettabile. L’anno scorso siamo stati vicini a finire nelle zone pericolose della classifica, ma ne siamo usciti con una mentalità da squadra vincente. Dobbiamo risollevarci»
Luca Cigarini, senatore granata, commenta la pesante sconfitta della Reggiana contro il Cosenza arrivata nell'anticipo della decima giornata di ritorno, ammettendo gli errori commessi dalla squadra e la difficoltà ad accettare la prestazione offerta contro la formazione calabrese.
«Abbiamo fatto tutto male, dall’inizio alla fine della partita - sottolinea senza troppi giri di parole il centrocampista classe '86 - Nel secondo tempo qualcosa di buono si è visto, ma oggi c’è poco o niente da salvare. Una squadra come la nostra non può fare una partita del genere. In passato abbiamo rischiato di non vincere un campionato e anche l’anno scorso siamo stati vicini a finire in zone pericolose di classifica, ma ne siamo sempre usciti con una mentalità da squadra vincente. Oggi è mancato tutto e queste sono le conseguenze. Puoi perdere a Cosenza come in qualsiasi altro campo, ma fare una partita del genere non è accettabile».
Perché si è vista una Reggiana diversa rispetto a quella di Catanzaro?
«Se una squadra vuole crescere, lo deve fare per 8-9 partite. Ci può stare l’inciampo, ma non è possibile che si giochi una partita bene e due male, o anche due bene e una male: questa non è la strada giusta. Ci dispiace per noi, per la società e per i tifosi che ci vengono sempre a sostenere facendo tanti chilometri».
Il ritiro in Calabria non ha inciso dal punto di vista mentale?
«No, anzi, sono situazioni che spesso fanno bene al gruppo. Noi stessi abbiamo detto che non ci sarebbero stati problemi, perciò il ritiro non c’entra nulla con questa situazione. Al contrario, doveva darci quel qualcosa in più, ma alla fine la colpa è nostra, quindi è giusto che ognuno si prenda le proprie responsabilità dopo una prestazione del genere».
Quindi non è colpa solo dell’allenatore?
«Lui è sulla nostra stessa barca e ha la stessa responsabilità che può avere un singolo giocatore. Come a Catanzaro, tutti abbiamo fatto un’ottima partita, compreso chi non è sceso in campo. Faccio fatica a salvare qualcosa da questa partita…».
Alcuni giocatori sono sembrati abbastanza tesi quando siete andati dai tifosi a fine partita…
«C’è stata solo qualche scaramuccia, ma nulla di grave. I tifosi non si aspettavano una partita del genere e noi ancora meno. Le conseguenze sono queste e ce le prendiamo tutte, ma ora bisogna risollevarsi».
