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Danza: «Tornerei a Reggio solo per un progetto importante»

La prima stagione da professionista di Dejan Danza non ha messo del tutto in risalto il talento del giovane centrocampista; in granata, ha collezionato solo 11 presenze in campionato e resta qualche dubbio per il suo futuro, in prestito dalla Pro Vercelli. Dejan, hai avuto modo di parlare con i vertici della Pro Vercelli, proprietaria del tuo cartellino? «Non so ancora nulla riguardo il mio futuro, attendo una chiamata dal mio procuratore». Questa incertezza ti preoccupa? «No, vivo i giorni di vacanza in tranquillità assoluta, mi diletto con l'hobby della pesca e presto partirò per la Croazia». Sarà ancora Lega Pro o prevedi una chiamata dalla Serie B? «Io per ora aspetto e non mi sbilancio. Valuterò le soluzioni che si vengono a creare, il mio procuratore sa cosa è meglio per me. Mi farebbe piacere giocare in B, ma non sarebbe un dramma restare in Lega Pro». Torneresti anche alla Reggiana? «A certe condizioni sì. Servono, però, progetti importanti, Reggio merita molto di più della terza serie». È stata una stagione deludente, ma ti è servita personalmente per crescere? «Sì, ho imparato molto da giocatori importanti come Maltese e Bruccini. Penso di essere migliorato molto nella fase difensiva, invece devo trovare ancora più personalità in campo. Ovviamente speravo di giocare di più, ma è andata così. Mi rimboccherò le maniche per l'anno prossimo». Il rammarico più grande? «Non essere riuscito a dare tutto quello che avevo. Gli infortuni mi hanno condizionato solo ad inizio stagione, dopo ero sempre disponibile ma le occasioni per giocare non sono state molte». Come ti sei trovato con mister Colombo? «C'era un rapporto di stima reciproca. Il mister ha fatto il possibile come tutti noi, è stata un'annata storta, con alcuni episodi sfortunati che ci hanno penalizzato nella corsa ai playoff. Penso alle trasferte a Pordenone, Pavia, Cittadella, dove abbiamo perso punti pesanti non meritando di perdere». E con i compagni? «Benissimo, ci sentiamo tuttora. Ho legato soprattutto con Siega e il fatto che eravamo tutti giovani ha sicuramente aiutato a formare un bel gruppo. Parola poi è una bellissima persona, ed è più giovane dentro di tutti gli altri».

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