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La tattica di Reggiana-Gubbio: tante novità (forzate) in formazione. Dopo l'uscita di Giannone, granata con un inedito 4-4-2

19.03.2015 16:00
PRIMO TEMPO Sono ben cinque i cambi rispetto alla trasferta di Pontedera in casa del Tuttocuoio. Alberto Colombo a sorpresa schiera Messina tra i pali, in difesa turno di riposo per De Giosa, gioca Sabotic, a sinistra, scontata la squalifica c’è Mignanelli; il recupero di Vacca permette alla Reggiana di mantenere il solito 4-3-3, Maltese rileva Parola, fermato dal giudice sportivo, Siega arretra in mediana (out Angiulli). In avanti il ritorno di Giannone, alla sinistra di Ruopolo gioca Messetti. Primi minuti di gara di grande equilibrio, discreto l’approccio dei granata al match, qualche difficoltà nell’inedito centrocampo (Maltese a sorpresa sul centro-sinistra) in fase difensiva. Dopo la rete dello svantaggio (Reggiana troppo lenta nell’uscita verso il portatore di palla avversario), la reazione è buona. Colombo scambia di posizione Siega e Maltese, la supremazia territoriale dei granata è evidente, il Gubbio si difende bene, compatto e ordinato. La circolazione palla non è velocissima, gli spunti di Giannone sono l’arma preferita e maggiormente efficace di Vacca e compagni, con il fantasista a rientrare da destra verso il centro per cercare la conclusione o l’appoggio sulla fascia mancina per Mignanelli in costante spinta. Importanti anche le progressioni palla al piede di Siega, che costringe al fallo diversi eugubini, Ruopolo, dedito al lavoro per la squadra, sbaglia qualche appoggio per i compagni. Dalla metà della prima frazione la Reggiana alza il pressing, ma perde Giannone per infortunio. Entra Petkovic, per un cambio significativo di modulo: granata con il 4-4-2, nel centrocampo in linea, Vacca e Maltese a presidio della zona centrale, Messetti a sinistra e Siega a destra, alle spalle del doppio centravanti. Il pareggio non arriva, ma pochi istanti prima del riposo il croato è reattivo nell’anticipare il già ammonito Lasicki, per i granata ci sarà la superiorità numerica nei secondi 45’.   SECONDO TEMPODagli spogliatoi esce una Reggiana convinta, che attacca a testa bassa fin dai primi istanti, chiudendo gli ospiti nella propria metà campo. Dopo il pareggio, frutto di una buona combinazione delle punte granata, Colombo aumenta il potenziale offensivo inserendo Alessi per Messetti; nel confermato 4-4-2 il fantasista si posiziona a destra, Siega conferma il proprio valore aggiunto della duttilità, spostandosi in fascia sinistra. Per il gol del vantaggio bastano un paio di minuti, protagonista proprio il neo entrato che dalla destra disegna una traiettoria perfetta per la testa di Ruopolo. E’ il momento più convincente e gradevole della formazione di Alberto Colombo, che grazie anche alla mole di lavoro dei centrali Vacca e Maltese, continua a mantenere iniziativa e agonismo, il 3-1 (azione personale di Ruopolo) è il giusto premio ai giocatori granata. Da lì in poi, dopo la mezz’ora, la Reggiana, probabilmente pensando ai tanti impegni ravvicinati, rallenta eccessivamente, rischiando tuttavia pochissimo. Nel finale c’è l’esordio del giovane Ceccarelli per la doverosa standing ovation a Francesco Ruopolo.

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