Venezia, l'aneddoto di Tacopina: «Ho incoraggiato Mike Piazza a investire in Italia»
Il patron dei lagunari ha centrato due promozioni consecutive
Dopo la promozione in Serie B e la conquista della Coppa Italia di Lega Pro, il Venezia ha come ultimo obiettivo quello di far sua anche la Supercoppa di categoria, un triangolare fra le tre squadre vincenti i gironi di terza serie. L'entusiasmo del presidente Joe Tacopina è evidente nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, dove ha citato, fra l'altro, anche Mike Piazza e la Reggiana.
«Mike è mio amico - chiosa - l’ho aiutato. Mi aveva parlato del Parma, poi della Reggiana e l’ho incoraggiato. È grandioso per l’Italia avere investitori come lui».
Poi proclama: «A Venezia seguiamo il modello del Real Madrid, la settimana prossima andiamo da loro a studiare il club più famoso al mondo. Il Real ha il 3% di tifosi a Madrid e il 97% in giro. Sarà così anche per Venezia, la città più famosa al mondo».
Tacopina ha il merito di aver dato un'impostazione di primo livello ad una società partita due anni fa dalla Serie D con il ds Perinetti: «Ci siamo stretti la mano per portare il Venezia in Europa. Ci sono Londra, Parigi, Madrid, Barcellona, Milano, Roma, poi Venezia: le altre sei città hanno squadre famose, noi la stiamo costruendo. Servono tanti ingredienti: lavoro, passione, credere in te stesso e nelle tue idee, l’integrità morale e di gruppo, sentirsi campioni. Anche in Serie D avevamo il pullman, le divise, struttura e look da A, e gli avversari ci guardavano straniti. Non è arroganza offensiva, ma arroganza positiva. Io sono il Venezia, punto».
Ai tre milioni di budget per vincere il campionato Dilettanti ne sono serviti almeno il doppio per trionfare in Lega Pro: «Diciamo quasi il triplo - ammette - E abbiamo già fissato il budget per la prossima stagione».
«Io sono l’azionista di maggioranza - prosegue - un gruppo di grandi investitori mi aiuta. Sono stati qui la settimana scorsa, orgogliosi di far parte di questo progetto. Si sono fidati di me, ma è bastato il nome di Venezia...». Resta il problema del vetusto stadio Penzo: «Prima di venire ho visto tante volte il sindaco Brugnaro e sta mantenendo le promesse. Se ne parla da anni, ma nessuno ha fatto niente. Noi abbiamo portato la squadra in B, lo stadio sarà pronto in due anni: la nuova legge è importantissima, senza l’Italia non potrà mai più ospitare manifestazioni di livello».
Diverse voci si rincorrono sul futuro di Pippo Inzaghi in laguna, appetito da diversi club: «Per me non ci sono condizioni - conclude Tacopina - Perinetti è qui perché ha deciso con me di portare Venezia in alto, senza se e senza ma. Inzaghi ha un contratto, ha detto che vuole rimanere e non solo l’anno prossimo, anche lui vuole portare Venezia in Europa. Quando uno vince tutti lo vogliono, è normale. Ho capito come funziona il calciomercato, ma non vedo problemi. Crediamo in lui, mi ha detto che vuole essere ancora parte di questo progetto, non mi preoccupo delle voci che girano».
(Nella foto Joe Tacopina con il tecnico arancioneroverde Pippo Inzaghi © Venezia FC)
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