Quintavalli: «Riappropriarci del marchio era una questione prioritaria. Presto avremo i campi d'allenamento»
L'ad Carretti: «È stato un anno audace sotto tutti i punti di vista, abbiamo ottenuto il massimo»
«Riappropriarci del marchio era una questione aperta e prioritaria davanti a tutto - ha sottolineato il presidente granata Luca Quintavalli all'uscita dal tribunale dopo essere stato accolto dagli applausi dei tifosi - La Serie C è arrivata in un modo quasi inaspettato, però il marchio era un tema di vita o di morte».
Quali sono i prossimi passaggi?
«Quella che abbiamo ottenuto è un'aggiudicazione provvisoria, ma in 25 anni di tribunale i nostri avvocati ci hanno detto che di rilanci non ne hanno mai visti. Nessuno ha depositato altre buste: ritengo difficile per non dire impossibile che arrivi una nuova offerta più alta del 10%».
In campionato tornerete a chiamarvi "Reggiana"?
«Ci sono tempi e modi, devono prima darci delle deroghe e dobbiamo essere in linea per chiamarci "AC Reggiana" quindi è possibile che ci arriveremo con una settimana di ritardo. In Serie C siamo obbligati ad avere una Srl e saremo obbligati ad usare il nome AC Reggiana 1919 appena ce lo consentiranno. Dovremo anche andare dal notaio a cambiare nome ma oggi non possiamo ancora farlo, aspettiamo 10 giorni».
La squadra troverà un campo di allenamento fisso quando finirà il ritiro?
«Direi proprio di sì. Siamo sul pezzo, a breve avremo un incontro per risolvere anche questa situazione».
«Questo è stato un anno "audace" - ha sottolineato l'amministratore delegato Mauro Carretti - Con un impegno esagerato e grande forza da parte di tutti abbiamo ottenuto tutto quello che si poteva avere. La difficoltà più grande è stata quella di gestire la quotidianità: nel mondo del calcio ci sono molte più variabili rispetto alle altre aziende».
Commenti