L'avversario

Pescara, contro la Reggiana è davvero l'ultima chiamata

La squadra di Grassadonia ha le spalle al muro: martedì può arrivare la retrocessione matematica

03.05.2021 14:30

Il focolaio Covid scoppiato nel gruppo squadra del Pescara nel momento più caldo del campionato ha stravolto non solo il calendario degli abruzzesi, ma anche quello di tutta la Serie B, alle prese con una volata finale senza precedenti. Così martedì 4 maggio i biancazzurri di mister Gianluca Grassadonia (terzo allenatore in stagione dopo Oddo e Breda) ospitano la Reggiana in un match che sa di spareggio per entrambe le compagini. Lo scorso anno la categoria fu mantenuta con i brividi dopo il playout vinto ai rigori contro il Perugia e le promozioni in Serie A del 2012 e 2016 sembrano ormai antichi ricordi. La situazione attuale del Delfino è disperata: penultimo posto con 29 punti (28 gol fatti, 54 subiti) frutto di 6 vittorie, 11 pareggi e 18 sconfitte (una in meno della Reggiana). Per raggiungere i playout (distanti almeno 6 lunghezze) servono tre successi nelle ultime tre partite e tanti (forse troppi) risultati favorevoli dagli altri campi. Il netto k.o. di Cosenza (3-0) maturato sabato e il precedente pareggio contro l'Entella sanno tanto di resa ma la squadra abruzzese non ha intenzione di arrendersi e vuole chiudere dignitosamente la stagione.

LA SQUADRA. Grassadonia, affiancato dai collaboratori Sansovini, Gessa e Hugo Campagnaro (tutti ex giocatori biancazzurri), ha avuto l'arduo compito di risollevare una squadra data già per condannata. Nel mercato invernale sono arrivati alcuni rinforzi di rilievo, come gli esperti centrocampisti Nicola Rigoni e Daniele Dessena, l'estroso José Machin (alla terza avventura con il Delfino) e il talentuoso danese classe '99 Jens Odgaard, in prestito dal Sassuolo dopo essere passato anche dalla Primavera dell'Inter. In attacco il fedele Galano non è andato oltre le 4 reti (furono 14 l'anno scorso), il colombiano 23enne Ceter ne ha realizzate 5, ma troppo incostante. Memushaj (al Pescara dal 2014, con una parentesi al Benevento) ha terminato anticipatamente la stagione per un infortunio al ginocchio, in mezzo al campo le scelte sono buone con il navigato Valdifiori (ex Empoli, Napoli, Torino, Spal) al fianco dei più giovani Maistro e Busellato. Sulla fascia destra si è affermato il classe 2000 scuola Milan Bellanova, le cui buone prestazioni gli sono valse la convocazione con la nazionale Under 21; in difesa fioccano le critiche, pur avendo una lista di nomi interessanti come il danese Sorensen (tre stagioni in Serie A con il Bologna) arrivato a gennaio per completare la retroguardia con Bocchetti (al Verona con poca fortuna l'anno scorso dopo i tanti anni in Russia), Scognamiglio e Guth, mentre Fiorillo è il designato a difendere i pali.

I PRECEDENTI. Colpo grosso del Pescara nel match di andata al “Città del Tricolore” grazie al gol di Scognamiglio nel finale nonostante l'uomo in meno. In totale Reggiana e Pescara si sono già incontrate 29 volte, soprattutto a cavallo degli anni ‘90 in Serie B: 15 vittorie complessive per i biancazzurri, 7 per i granata e altrettanti i pareggi. L’ultimo precedente allo stadio “Adriatico” risale alla stagione 2009/10 in Serie C, quando ai playoff il Pescara eliminò la Regia di Dominissini con il risultato di 2-0 (solo 0-0 all'andata).

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