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Alvini: «Avverto troppa euforia. Il nostro obiettivo è quello di mantenere la categoria»

Il tecnico granata dopo il k.o. in amichevole con l'Imolese: «Test positivo, peccato per gli infortuni. Martedì arrivano Mazzocchi e il nuovo difensore»

06.09.2020 08:30

Bisogna mantenere i piedi ben saldi per terra. E' questo il messaggio che lancia Massimiliano Alvini al termine di Reggiana-Imolese, secondo e ultimo test in Appennino che ha visto i granata uscire sconfitti ieri pomeriggio per una rete a zero prima del ritorno in città avvenuto in serata.

«Il bilancio del ritiro è straordinario - sottolinea il tecnico di Fucecchio - Sono stati fatti dei sacrifici enormi e ci hanno accolti benissimo e trattati ancora meglio. Un grazie di cuore a tutti quanti».


Mister, qual è il suo giudizio sull'amichevole con l'Imolese?
«Abbiamo giocato contro una buona squadra decisamente in forma. Il test mi è servito tanto: ho tratto le indicazioni che mi servivano e non guardo ad altre cose. Sapevamo che poteva essere difficilie ma partite come questa aiutano a crescere».

Oltre a Varone mancava anche Venturi e inoltre si è fermato Rozzio...
«Quello capitato a Venturi è un infortunio fortuito (frattura dello zigomo, ndr). Varone si è fatto male in vacanza già da un mese: non siamo certamente contenti perché avrà bisogno di altri 15 giorni. Rozzio aveva fatto le analisi strumentali, era tutto a posto, poi si è fatto male da un'altra parte e questo ci complica i piani...».

Da Voltan cosa si aspetta?
«Quello che ho visto oggi (ieri, ndr) è già abbastanza. Da lui mi aspetto che salti l'uomo e punti verso la porta a differenza di Radrezza che invece è più un palleggiatore. Secondo noi abbiamo fatto un investimento per i prossimi anni che si va ad inserire all'interno di un percorso di crescita».

La fisicità di Muratore è balzata subito all'occhio...
«Per noi è un giocatore fondamentale e siamo contenti del suo arrivo. Con questi atleti stiamo costruendo una squadra giovane il cui obiettivo deve essere quello di lottare per la salvezza».

Cosa manca ancora a questa Reggiana?
«Martedì arriva Mazzocchi e assieme a lui anche un difensore, poi negli ultimi giorni del mercato dovremo prendere un attaccante. La squadra è questa: in pochi hanno fatto la B ma assieme a dei giocatori chioccia come Costa e Rossi lavoreremo per costruire qualcosa di importante con i giovani. Ci aspetta un campionato difficile, ma in tutte le partite metteremo in campo la nostra idea di calcio».

Ci sono ancora delle possibilità di rivedere Kargbo a Reggio o magari arriverà un altro attaccante come Biasci?
«Speriamo di rivedere Augustus, ma sarà durissima. Biasci economicamente non è raggiungibile. Posso dire che stiamo cercando un attaccante veloce, tecnico e dinamico. Voglio però che passi chiaro e tondo un messaggio...».

Quale?
«La società mi ha chiesto di mantenere la categoria ed è quello che cercheremo di fare. Avverto nell'aria troppa euforia fuori da ogni logica. Così ci facciamo solamente del male. Abbiamo scelto di intraprendere un percorso di crescita ma se pensiamo ad altro o vogliamo essere presuntuosi non va bene: si rischia di fare il passo più lungo della gamba per poi ritrovarci a giocare in Serie D o in Eccellenza. Lotteremo per salvarci. Punto».

E' difficile contenere l'entusiasmo dei tifosi...
«Invito tutti ad avere un po' più di cultura calcistica. Per noi sarà fondamentale evitare gli ultimi tre posti. Se a maggio saremo ancora qui sarà un successo enorme e potremo programmare un futuro migliore. Questa è l'unica strada da percorrere».

Intanto può festeggiare il ritorno a Cavazzoli...
«Lì siamo stati bene ma vorrei valutare attentamente la condizione in cui ritroveremo i campi prima di esultare. Dobbiamo ragionare un passo alla volta e questo la città lo deve capire. Sento parlare di Serie A, ma è impossibile anche solo pensarci senza avere dei campi fissi dove poterci allenare...».

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