Le pagelle di Reggiana-Modena. Rozzio solito leader, Gondo lascia il segno dopo il lungo digiuno
Libutti propositivo, Pajac fuori ruolo fa quel che può. Fiamozzi alza i giri nella ripresa, Pieragnolo è nervoso ma riattacca la spina e conquista il rigore. Kabashi determinante, Bianco si fa sentire. Melegoni ispira, Portanova fa valere la fisicità
Bardi 6 Torna tra i pali dopo un'assenza di due mesi indossando la maglia a stelle e strisce che era stata 30 anni prima del grande Taffarel. Non deve compiere grandi interventi perché il Modena, quando si fa pericoloso con Abiuso in avvio e Zaro nel finale, non c'entra quasi mai la porta.
Libutti 6,5 Confermato braccetto di destra della difesa a tre, offre una prestazione solida e priva di sbavature anche se a tratti soffre la fisicità degli avversari. Come a Palermo, si fa trovare pronto in un momento di grande emergenza per il reparto arretrato e questa volta con più coraggio va al cross in diverse occasioni.
Rozzio 7 Leader tecnico e carismatico, capitano vero. Tempestivo in chiusura su Gliozzi nel primo tempo, autoritario quando riprende Pieragnolo cercando di non fargli perdere la testa sul finire del primo tempo. Imponente in fase aerea, è sempre ben posizionato e non sbaglia un intervento anche se il Modena non combina poi molto dalle sue parti.
Pajac 6 Nella prima uscita da titolare in campionato, viene schierato da Nesta nel terzetto di difesa vista la mancanza di alternative. Il terzino croato fa il suo senza errori e sbavature degne di nota, manca però di brillantezza avendo giocato davvero troppo poco quest'anno. Da dimenticare la punizione calciata rasoterra nella prima frazione (dal 30'st Szyminski 6: non al meglio della condizione, ma contribuisce a mantenere inviolata la porta nel finale).
Fiamozzi 7 Primo tempo in controllo. Alza i giri del motore nella ripresa quando impegna Gagno in avvio ed è protagonista di un tiro-cross che Pieragnolo non riesce a trasformare in rete. Nel finale usa la testa e mantiene i nervi saldi aiutando la squadra a difendere il risultato.
Bianco 7 Altra prestazione tutto campo del centrocampista di proprietà della Fiorentina. Corre su ogni pallone non facendo mancare il suo apporto sia in fase difensiva sia in fase offensiva. Dà il via a diverse azioni di contropiede cercando sempre di coinvolgere il pubblico di casa. Esce tra gli applausi (dal 42'st Varela sv: qualche fiammata e un tiro in porta che accende lo stadio).
Kabashi 7 Ordinato davanti alla difesa, non corre rischi e dà una mano a tamponare gli attacchi ospiti: da applausi un paio di chiusure tempestive. Prova a fare male a Gagno con una conclusione da fuori senza riuscirci, è suo il lancio per Pieragnolo, con il piede debole, in occasione del rigore poi trasformato da Gondo (dal 40'st Cigarini sv).
Pieragnolo 6,5 Primo tempo in chiaroscuro: litiga con Battistella rischiando di prendersi il cartellino giallo e non sfrutta un ottimo contropiede tenendo troppo il pallone e non servendo i compagni posizionati meglio di lui. Nella ripresa però è un trattorino inesauribile, arriva scoordinato sul pallone solo da spingere dentro di Fiamozzi e in una delle sue solite incursioni offensive subisce il fallo che porta al calcio di rigore granata.
Melegoni 6,5 Ispirato e propositivo più del solito, soprattutto nei primi 45' quando tiene in apprensione la difesa gialloblù praticamente da solo. Conquista falli importanti ed è ottimo anche in fase di suggerimento, come quando mette Gondo praticamente davanti al portiere nella ripresa (dal 30'st Antiste 6: c'è un vantaggio da difendere e non si tira indietro, davanti “ruba” il tempo a Fiamozzi sul bel pallone messo dentro da Varela).
Portanova 6,5 Non trova il colpo decisivo come sabato a Palermo ma lotta e corre per tutta la gara. In partite toste ed equilibrate come i derby il suo apporto, soprattutto fisico, non manca mai e aiuta tantissimo una difesa ridotta ai minimi termini.
Gondo 7 Ritrova finalmente il gol, il sesto in campionato, dopo un lungo periodo d'astinenza durato ben 102 giorni. Freddo in occasione del rigore, sfiora la la doppietta personale in contropiede e gioca la solita gara di sacrificio in aiuto ai compagni.
Mister Nesta 7 Dopo un periodo difficile e la batosta casalinga contro il Cosenza, trova due vittorie fondamentali - Palermo e Modena - continuando a credere nei suoi uomini e nel suo tipo di gioco. Nel derby improvvisa una difesa con due terzini e un solo centrale proseguendo sulla sua strada e il campo gli dà nuovamente ragione: i granata soffrono un po' nel primo tempo ma quando ripartono trovano sempre il modo di farsi pericolosi. L'obiettivo salvezza è centrato ma mancano ancora due partite e la zona playoff è proprio lì vicino. Non provarci fino in fondo, a questo punto, sarebbe un peccato…
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