foto Silvia Casali
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Mister Viali: «Chiudiamo il ritiro in crescendo, è quello che volevamo. A Genova l'obiettivo è restare in partita»

«I ragazzi hanno fatto un'ottima prestazione, ma finiamo sempre per subire gol su nostre disattenzioni e questo mi fa arrabbiare. Bardi e Kabashi sono da valutare, punto su Vergara perché può darci tanto. Per inserire Stulac servirà tempo»

02.08.2024 21:30

«In questo periodo della stagione è normale avere alti e bassi perché i carichi che facciamo durante le sedute di allenamento possono variare - ha sottolineato mister William Viali dopo il 5-2 al Legnago - Mercoledì eravamo più imballati e meno brillanti del solito, invece oggi la squadra è tornata a fare una buona prestazione. Secondo me, nei principi, anche con la Clodiense avevamo fatto una buona prestazione, cercando le situazione giuste. Chiaramente vincevamo meno duelli, perché eravamo un pochino bloccati. Oggi il palleggio è venuto più fluido e i duelli sono riusciti maggiormente. Quando poi cerchiamo il gol, alla fine per una disattenzione lo subiamo: questa cosa mi ha fatto molto arrabbiare perché è stata ricorrente nelle varie amichevoli. Nel complesso i ragazzi hanno fatto un’ottima prestazione, ma in merito a quella cosa dobbiamo migliorare…».

A fine primo tempo è andato verso gli spogliatoi prima che l'arbitro fischiasse la fine: era arrabbiato con la squadra?
«In realtà pensavo fischiasse prima, avendo visto che mancava un minuto. Poi negli step di crescita di un nuovo percorso, ci sono tante cose su cui lavorare oltre a quello tattico. Secondo me avevo voglia di trasmettere, da subito, le sensazioni che ho provato per fare capire ai ragazzi quanto sia importante fare le cose per un fine comune quale è il risultato».

Finalmente i gol degli attaccanti…
«Che bello quando facciamo gol in generale… Poi gli attaccanti hanno un aspetto psicologico correlato alla rete e ne hanno molto bisogno. Sono molto contento, ma potevamo farne di più».

Durante la gara ha spesso richiamato Vergara…
«È un ragazzo con grandi qualità, che forse neanche lui sa di avere o per lo meno non sa come sfruttarle. È giovane e sto cercando di spingere molto su di lui perché secondo me può darci tanto».

Come sta Cavallini? 
«Ha subìto una botta al quadricipite, dopo un minuto. Peccato perchè aveva bisogno di fare novanta minuti anche lui. Quando prendi queste botte, senti subito un grande dolore e dovremo capire nei prossimi giorni l’entità dei danni».

Lunedì Stulac sarà con voi: è troppo tardi per pensare di inserirlo già a Genova? 
«Faccio fatica a rispondere a questa domanda. Ho saputo della chiusura della trattativa ed ora devo parlarci. So che ha avuto un piccolo problemino, ma c’è tempo. Bisogna entrare anche nell’idea di squadra e serve, anche per quello, del tempo».

Intanto ha un Cigarini brillante lì in mezzo…
«Sì, ha fatto una buona partita. Sono soddisfatto che l’idea di provare a far fare a tutti novanta minuti, tra stamattina e questa sera, sia andata a buon fine. Al termine del ritiro siamo arrivati come volevamo. Anche stamattina i più giovani si sono comportati bene e concludiamo in maniera molto logica».

Qual è il suo giudizio sul ritiro ora che è terminato?
«È andato abbastanza bene. La preoccupazione più grande era quella di evitare grandi infortuni e su questo ci siamo riusciti. Abbiamo anche lavorato molto bene e a livello di strutture ci siamo trovati bene. Finiamo in crescendo, pertanto sono molto contento di questo periodo fatto lontano da Reggio».

Bardi e Kabashi riusciranno a recuperare per il debutto in Coppa Italia?
«A questo punto, sto molto attento ad esprimermi. Oggi ero convinto che Bardi potesse giocare, ma i medici mi hanno sconsigliato di rischiarlo. Per Kabashi è un discorso diverso: ha un'infiammazione agli adduttori, per cui capire oggi se sarà pronto o meno è difficile…».

Come si presenterà la Reggiana in questa prima partita “vera” della stagione? 
«Si deve presentare in maniera coerente rispetto al lavoro fatto fino ad adesso. Ci manca il pezzettino della partita vera e dell'adrenalina, che spero di aver smosso oggi nei ragazzi. Perché è chiaro che andremo a giocare in un campo importante, con una squadra di Serie A, ma vogliamo farlo al meglio ed al pieno delle nostre capacità. Dovremo cercare di portare le nostre conoscenze per giocarcela: delle differenze, anche tecniche, ci saranno ma dobbiamo restare dentro la partita. È questo l’obiettivo».

 

 

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