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Viali: «La Reggiana non fa calcoli. Con il Südtirol continuiamo a giocare con il piede sull’acceleratore»

«I biancorossi stanno bene e segnano tanto: servono coraggio e determinazione. Girma è in crescita ma non parte dall'inizio, ben venga la competizione a centrocampo. Centrare la salvezza non è semplice ma ce la giochiamo con tutti fino alla fine»

01.02.2025 16:00

La vittoria contro il Palermo ha dato un'importante boccata d'ossigeno in classifica e ha rasserenato un'ambiente teso per gli ultimi deludenti risultati, non tanto per le prestazioni, e ora per la Reggiana si prospetta un importante scontro diretto in chiave salvezza da non fallire. William Viali è consapevole che il match di domani contro il Südtirol rappresenta una ghiotta opportunità per consolidare la classifica pur essendo pieno di insidie, ma il tecnico granata ha grande fiducia nei suoi ragazzi.

Mister, per voi si conclude una buona settimana di lavoro?
«Assolutamente sì, molto buona. I ragazzi, anche dopo il risultato con il Palermo, hanno lavorato con la solita intensità e con grande voglia di migliorare».

Il clima in via Agosti cambia in base al risultato della partita precedente a livello di serenità?
«Non deve cambiare, soprattutto quando si vince. La squadra è consapevole che il lavoro e la determinazione durante la settimana ci fanno crescere. La bravura sta nel resettare immediatamente il risultato, sia esso positivo o negativo, e pensare solamente ad allenarsi forte, con la testa bassa, per preparare al meglio la gara successiva».

Il Südtirol è un avversario molto fisico e in attacco ha segnato sei reti nelle ultime due partite…
«Incontriamo una squadra che sta bene. Con il cambio di allenatore è cambiata anche la sua marcia e ha ottenuto risultati importanti, come l'ultimo a Frosinone. Un dato significativo è che hanno ricominciato a segnare: con Castori in panchina, in sette partite hanno segnato 11 gol. Hanno segnato anche tre reti al Sassuolo, pur perdendo la partita. Troveremo una squadra in forma, ma dobbiamo essere consapevoli del nostro momento e affrontare la partita con coraggio e determinazione per provare a fare l’ennesima gara di grande partecipazione mentale».

Manolo Portanova in settimana ha detto che questa squadra non può fare calcoli in campo…
«È proprio così. Non siamo bravi a essere strategici o calcolatori: dobbiamo andare a tavoletta, con il piede sull'acceleratore, cercando di dare il massimo. Le poche volte che abbiamo provato a fare calcoli non abbiamo ottenuto grandi prestazioni. Questa lezione l'abbiamo già imparata e voglio che anche a Bolzano la squadra entri in campo con grande spirito, intensità e determinazione cercando di fare un'altra grande prestazione. Poi la lucidità negli episodi delle due aree di rigore determinerà il risultato».

Portanova ha anche confermato che in allenamento andate sempre a cento all'ora: non c'è il rischio di incorrere in degli infortuni?
«Se pretendiamo di andare forte in partita, dobbiamo farlo anche in allenamento. Il rischio di farsi male esiste per chi non è abituato ad andare forte, ma una volta creato l'adattamento, la velocità porta a una maggiore velocità. Questo voglio che sia chiaro ai miei giocatori».

Mantenere sempre ritmi alti non è facile: in gara non c'è il rischio che la squadra possa abbassare l'intensità?
«A me piace pensare di poterlo fare sempre e non preoccuparmi prima che succeda. Durante la gara, la squadra deve essere brava ad avere lucidità e capire i momenti della partita. Pretendo che la squadra abbia le idee chiare su cosa fare: se siamo in difficoltà, dobbiamo essere lucidi nel pressing e adattare la prestazione alla partita».

In questa Reggiana c'è qualcuno che sa dettare i tempi in base all’andamento della partita?
«Ci sono giocatori con più esperienza, ma anche i più giovani hanno iniziato a prendere posizione. Questo è molto importante per la crescita della squadra. Il rapporto che abbiamo costruito nel tempo ha dato ai giocatori la sicurezza per avere un rapporto più diretto con l’allenatore, prendere iniziativa e capire i momenti della partita».

Ignacchiti rientra dalla squalifica, ma Kabashi che lo ha sostituito ha fatto una grande partita contro il Palermo: ha un dubbio in più a centrocampo?
«Sì, Kabashi ha fatto una grande prestazione e sono felice di avere finalmente grande competizione in mezzo al campo. Sceglierò serenamente in base alle idee che ho per affrontare questa partita».

Girma può partire dall'inizio?
«Sta meglio e sta cercando di raggiungere la condizione ottimale, che migliorerà quando avrà più minutaggio. Tuttavia, domani difficilmente partirà dall'inizio».

Motta e Rozzio sono ancora fuori, gli altri giocatori invece stanno bene?
«Stanno tutti bene tranne Nahounou che non è convocato per il riacutizzarsi della febbre che aveva già avuto in settimana. Mancheranno anche Marras e Vergara causa squalifica».

Come procede l'inserimento di Sosa e Kumi?
«Procede bene. Ho trovato due giocatori che sono entrati subito con grande presenza e qualità nel gruppo. Per adattarsi ai nostri ritmi ci vuole tempo, ma stanno migliorando giorno dopo giorno quindi sono soddisfatto della loro crescita».

Che sensazioni ha nel tornare a Bolzano dove ha allenato in passato?
«Alleno da tanto e sono abituato a questi incroci. Lì ho lavorato bene, ho lasciato ottimi rapporti e ho conosciuto persone interessanti. È stato un percorso di crescita per me quindi torno con grande piacere».

Ha incrociato spesso Castori, anche a Cesena: che rapporto ha con lui?
«Ci siamo incontrati spesso, anche fuori dal campo per fare due chiacchiere. Lo stimo molto come allenatore e come persona».

Allo scoccare della mezzanotte di martedì finirà finalmente il calciomercato…
«Sì, e a quel punto avremo il gruppo di lavoro definitivo. Non ne parliamo molto tra di noi, quindi non credo che la squadra sia stata distratta da questo periodo di trattative».

Dopo la fine del mercato, ci saranno giocatori fuori dal progetto tecnico?
«Durante l’ultima sosta ho chiarito con i ragazzi quale sarebbe stato il percorso futuro. Dentro la stessa seduta non centellinerò i minuti ma continuerò a gestire il gruppo in base a chi considererò nei 22 papabili. Chi non rientrerà in questi 22 farà sedute parallele. Con il lavoro ci si può conquistare o si può perdere il posto».

Come valuta l'evoluzione del campionato in base alle mosse di mercato delle altre squadre?
«Il mercato sposterà sicuramente qualcosa: chi ha potuto correggere eventuali errori avrà dei vantaggi. Noi siamo consapevoli delle difficoltà che abbiamo nel raggiungere il nostro obiettivo, ma ce la possiamo giocare contro tutti fino alla fine».

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