[VIDEO] Colucci: «I miei giocatori dovranno avere fame, non fama»
Un mister con le idee chiare su ciò che lo aspetterà dentro e fuori dal campo nel primo anno da professionista sulla panchina della Reggiana: è questa la prima impressione che ha dato di sé Leonardo Colucci, nuovo tecnico dei granata presentato ufficialmente alla stampa questa mattina. «È un orgoglio per me essere qui a Reggio - ha esordito il tecnico 43enne di Cerignola (Fg) - sono veramente lusingato che la società abbia riposto la sua fiducia in me e nel mio staff: il nostro obiettivo sarà quello di lavorare per la Reggiana giorno e notte. Questa piazza ha blasone, storia e una dirigenza importante alle spalle: sarà nostro compito allestire una squadra che giochi con professionalità e dignità in modo organizzato, trascinando il pubblico sugli spalti. Mancanza di esperienza? Per me non è un problema, quella la si deve conquistare sul campo e i tanti allenatori giovani in circolazione lo testimoniano. I miei mentori? Ho imparato tanto da tutti gli allenatori che ho conosciuto in carriera, ma devo ringraziare specialmente mister Ancelotti, Prandelli, Mazzone e Giampaolo». Colucci non ha voluto fare nomi ma ha già in mente che tipo di squadra allestire: «Chi vestirà la maglia della Reggiana dovrà avere fame, non fama. Andremo ad individuare prima gli uomini, poi i calciatori. Non si vince solo con la tecnica, servono anche spirito di sacrificio e determinazione: sono queste le peculiarità che portano ad ottenere dei risultati. In questi giorni valuterò attentamente col ds Grammatica i giocatori sotto contratto, ma nessuno è insostituibile nella mia idea di calcio. La nostra intenzione è quella di salire in ritiro a metà luglio con già il 70% della squadra al completo, ma molto dipenderà da come si evolveranno le trattative di mercato». Infine una considerazione sul contratto in scadenza il 30.06.2017: «Ho scelto di firmare per una sola stagione poiché voglio conquistarmi sul campo la conferma, ho fatto così anche negli ultimi anni di carriera da calciatore. La pressione non mi spaventa, ho imparato che nel calcio a fare la differenza sono la progettualità, la pazienza e la lungimiranza: 20 anni fa la Reggiana stava per esonerare Ancelotti e sappiamo tutti com'è finito quel campionato...». Una battuta anche per il vice Gianni Migliorini, anche lui ex granata: «Gli anni trascorsi a Reggio non sono stati entusiasmanti come quelli di Colucci ma ho conosciuto delle persone straordinarie e la città mi è rimasta nel cuore. Io e il mister ci conosciamo bene avendo lavorato fianco a fianco negli ultimi due anni: so che i tifosi hanno fame di grande calcio e posso garantire loro che si divertiranno se i nostri giocatori avranno voglia di seguirci fino in fondo». Per Andrea Rossi, preparatore dei portieri, si tratta di un gradito ritorno: «Dieci anni passati in prima squadra non si dimenticano. È stata dura restare fuori, per questo non ho esitato un attimo ad accettare appena è arrivata la chiamata».
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