Neglia: «Segnare due reti per me è una gioia tripla. Ci tenevo tanto a festeggiare nel nostro stadio»
«Questa è una grande squadra ed è giusto che ci sia tanta concorrenza: quando si entra dalla panchina bisogna sempre dare il massimo»
«Sono contento di essere entrato bene e aver fatto il mio primo gol in casa - ha sottolineato Samuele Neglia al termine della partita vinta con la Carrarese grazie anche alla sua doppietta (terza rete stagionale, un gol ogni 39 minuti) - Ci tenevo tanto a segnare nel nostro stadio e aver segnato due gol rappresenta non una gioia doppia, bensì tripla. Sapevamo che avremmo trovato una Carrarese attrezzata e con buone individualità: loro venivano da due vittorie consecutive perciò eravamo consapevoli che avrebbero giocato a viso aperto. Quindi ci sta che nel primo tempo la partita sia stata un po’ chiusa e nella ripresa con spazi più aperti».
Cos’hai pensato appena prima di segnare, quando hai visto il tiro di Lanini andare a sbattere contro la traversa?
«Ho preferito aspettare il rimbalzo giusto e non ho voluto essere metaforicamente goloso. Ho cercato il momento esatto per impattare la palla nel modo più opportuno e corretto. Non ho visto subito il pallone dentro, anche perché la mia vista era ostacolata da un avversario e mi era sembrato che il portiere l’avesse toccata. Quando poi ho sentito il boato del pubblico, ho capito che era entrata».
Come mai ti sei tolto la maglia subito dopo?
«E’ stato un gesto istintivo. Il calcio è fatto di passione ed emozioni perciò quando uno entra in campo e fa gol, non può che sentire solo una grande gioia».
Il secondo gol invece ha messo in risalto la tua velocità…
«Sì, è arrivato su contropiede. Ci ho creduto anche perché quella corsa non mi costava tanta fatica. Ho pensato fosse un’occasione importante per chiudere la partita ed è andata bene. E’ stato poi bravo Lanini a servirmi quella palla».
Ora ti aspetti di partire dal primo minuto?
«E’ il mister che deve fare le sue scelte. Sono comunque consapevole che facciamo parte di un gruppo importante con giocatori di livello che si allenano al massimo per arrivare all’obiettivo finale. L’ho già detto dopo il gol a Modena: questa è una grande squadra in cui è giusto ci sia sana concorrenza. E’ inevitabile che qualcuno resti fuori. Oggi è toccato a me, ma può capitare ad altri compagni. Ad ogni modo, quando uno entra dalla panchina deve sempre dare il massimo contributo e mantenere il livello alto».
Commenti