Laezza, ritorno con gol: «I risultati degli allenamenti si vedono in partita. In campo dovevamo essere più cattivi»
«L'Alessandria ha creato poco, ma la partita è rimasta aperta fino alla fine: dobbiamo lavorare meglio su certi dettagli. La diffida? Ci ho pensato. La mia rete? È uno schema provato in settimana, poi Cigarini ha messo dentro una bella palla»
«Era difficile tornare dopo la sosta e soprattutto dopo le due giornate di squalifica - sottolinea il difensore campano Giuliano Laezza, tra i grandi protagonisti nella vittoria per 3-2 contro l'Alessandria - Il gol è stato il giusto premio dopo quello che ho passato e sono contento di questo».
È questo il tuo gol più bello?
«Forse uno dei più belli. L’ultimo risaliva al 2019 contro il Potenza quando giocavo con la maglia della Sicula Leonzio».
Avere in campo un piede come quello di Luca Cigarini aiuta tutta la squadra?
«Sì, Cigarini ci dà una grossa mano. Il mio gol dal suo calcio d’angolo nasce da uno schema fatto in settimana. Era un movimento che abbiamo provato ed è riuscito alla perfezione: Luca ha messo in area una bella palla».
Come hai ritrovato la Reggiana?
«Sempre forte. Diamo l’anima in allenamento e i risultati poi si vedono in partita. Il primo tempo è stato di alto livello anche se possiamo gestire meglio certe fasi della partita. Abbiamo creato tanto ma al tempo stesso siamo stati noi a riaprire la partita con due episodi: dobbiamo alzare maggiormente la concentrazione e lavorare meglio su certi dettagli».
Peccato per il primo gol subìto…
«Forse era in fuorigioco, ma vorrei rivederlo. In ogni caso lì dovevamo avere più comunicazione perché sono queste le piccole cose che fanno la differenza. Seppur l’Alessandria non abbiano creato quasi niente, la partita è rimasta aperta fino alla fine».
C’è rammarico per non aver trovato la quarta rete nel secondo tempo?
«Si, dopo un primo tempo di alto livello i due episodi ci hanno portato all’intervallo solo con un gol di vantaggio. Questo ci deve far pensare e deve farci capire che dobbiamo migliorare in quest’aspetto. Nel secondo tempo abbiamo anche creato tanto ma dovevamo essere un po’ più cattivi».
È un momento in cui la difesa è in emergenza: in campo pensavi alla tua diffida o hai giocato liberamente?
«Sì, ci ho pensato anche perché venivo già da due giornate di squalifica. Pensavo a non entrare troppo forte nei contrasti anche perché siamo già in emergenza, con diversi difensori fuori. Ad ogni modo, stiamo dimostrando di essere un gruppo solido e credo che chiunque giochi in questa squadra, sia sempre in grado di dare una mano alla causa».
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