Quintavalli: «Il gruppo è unito e c'è grande rabbia, presto vedremo la reazione in campo»
«Il grande entusiasmo e un budget importante sono alla base del nostro progetto triennale»
Ieri sera nel corso della trasmissione tv di Teletricolore "Appuntamento Sport", giunta alla 32ª edizione, il presidente granata Luca Quintavalli ha toccato vari temi riguardanti la squadra e la società in questa prima fase della stagione.
«L'esordio a Crema non ha soddisfatto a livello di risultato, è innegabile - ha commentato in risposta alle tante domande dei tifosi - ma non per questo si parte a testa china. Voglio concentrarmi su cose che vanno oltre i gol realizzati e i gol subiti al fischio finale, ma che valgono molto e devono servire come spunto per andare avanti: la rabbia dei ragazzi che non ci stavano a perdere la partita e il clima di unione che si crea nella sconfitta e che sarà fondamentale per proseguire il nostro cammino». Quintavalli è comunque soddisfatto dello spirito di gruppo: «Quando sabato mattina sono andato a salutare la squadra dopo la rifinitura pre gara, ho trovato un gruppo unito che ha accolto con gioia sincera le mie parole come mi ha poi riferito mister Antonioli. Questo spirito di coesione fra le parti e all’interno della squadra è qualcosa di fondamentale e che deve essere trasmesso il più possibile. È una sensazione che ti aiuta ad affrontare le aspettative che ruotano attorno a una squadra che ha migliaia di tifosi e che sta dimostrando che la D, è solo ed esclusivamente una lettera».
Il presidente si è poi soffermato sulle complesse fasi della creazione di una nuova società: «Dare a questa società sportiva una struttura aziendale significa dare ruoli alle persone e avere un’organizzazione chiara ed efficiente. Questo è stato, fin da subito, uno dei capi saldi nel dare vita alla Reggio Audace F.C. Ho semplicemente colto l’occasione per coinvolgere persone che già da tempo avevano voglia di dare vita a un progetto importante: Marco Arturo Romano dirige l’area tecnica e c’è un contatto quotidiano con lui che permette di lavorare sinergicamente e in modo efficace, così come con i soci reggiani che hanno coinvolto con voglia ed entusiasmo le loro realtà. Si è creato tra di noi, pur in breve tempo, un rapporto di amicizia all’insegna del colore granata. Il budget a disposizione? È importante, parliamo di circa 2 milioni». Non manca un riferimento alla Campagna Abbonamenti: «Non è solo da contare il numero totale, ma va considerata anche la tipologia di abbonamento che è stato sottoscritto. Più di quaranta abbonamenti sottoscritti da diversamente abili, più di sessanta da donatori AVIS, senza contare tutte le società sportive e aziende del territorio che hanno aderito e stanno aderendo alla campagna abbonamenti. Ora vogliamo mantenere quell’emozionalità che ci farà continuare su questa strada. Vogliamo rendere lo stadio "Città del Tricolore" vivo e all’altezza delle nostre esigenze: per questo è stato raggiunto un accordo per la gestione del bar che darà ai tifosi la possibilità di fare consumazioni durante la partita, compresa la messa in vendita della birra sotto i 5º (assente da anni, ndr) e a noi quella di gestire gli introiti che derivano da questa attività».
Un tema che tiene banco nelle ultime ore è la probabile indisponibilità del "Città del Tricolore" per il debutto casalingo in campionato previsto per domenica: «Non avendo la possibilità di giocare nuovamente nello storico Stadio Mirabello come in occasione delle prime uscite ufficiali in Coppa Italia - ammette Quintavalli - si spera di trovare nelle prossime ore la sede di gioco idonea per la gara. Lo stadio "Città del Tricolore" è soggetto a trattamenti di cura per quanto riguarda il manto erboso e per questo stiamo lavorando per mettere in piedi un “piano B” che lasci soddisfatti anche i tifosi che da abbonati hanno già acquistato i diritti per assistere alla gara. Tra le ipotesi spunta Carpi, che a pochi minuti da Reggio Emilia risponderebbe come situazione logistica e impianto sportivo alle nostre esigenze».
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