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Diana: «Accettiamo la sconfitta. Il pubblico, la società e i giocatori non meritavano questo epilogo...»

«Mi prendo le mie responsabilità e so di avere sbagliato: non mi capacito dei primi due tempi di questi playoff. L'approccio non è stato quello della mia Reggiana. Il mio futuro? Ne parleremo la prossima settimana»

20.05.2022 23:45

«Bisogna prenderne atto e accettare la sconfitta contro un avversario più bravo che ha meritato la qualificazione - ha dichiarato mister Aimo Diana in sala stampa dopo l'eliminazione con la FeralpiSalò - Abbiamo sbagliato soprattutto il primo tempo nell’atteggiamento e a livello di testa non abbiamo approcciato bene la partita. Abbiamo subìto due reti e da lì la gara si è messa in salita. Nel secondo tempo è andata un pochino meglio e con un pizzico di fortuna si poteva anche riaprire ma non ci siamo riusciti. Onestamente nessuno meritava di finire quest’anno come il primo tempo, né noi, né la società, né i tifosi. Dovevamo fare un secondo tempo all’altezza, ma rimane il rammarico di aver perso la qualificazione meritatamente. Mi prendo le mie responsabilità e so di aver sbagliato ma ora mi viene difficile fare dei commenti a caldo: nemmeno io mi capacito dei due primi tempi fatti in questi playoff. Fosse stato un problema atletico non avremmo fatto secondi tempi migliori. Ci spiace, perché volevamo un altro epilogo».

È stato un problema di testa?
«L’approccio non è stato quello della mia squadra. Sono quelle piccole cose che ti fanno capire che non sei in partita».

Eppure la Reggiana è una squadra esperta…
«Non è questione di esperienza, è che a volte le responsabilità si sentono. Abbiamo cercato di stemperare in questi giorni e ho visto i ragazzi vogliosi ma ho anche percepito la squadra un po’ tesa, anche alcuni giocatori che solitamente non lo sono. Perciò non è una questione di esperienza ma di approccio alla partita».

Forse questa squadra non ha saputo gestire le partite importanti?
«In realtà con le grandi abbiamo sempre fatto buonissime gare. Purtroppo mi chiedo come mai non siamo riusciti ad approcciare queste due gare, nonostante non vedessi differenze di atteggiamento rispetto al campionato. Sapevo comunque che questa è una squadra che ci mette del tempo per trovare il ritmo. Infatti sono convinto che se avessimo passato il turno, dalla semifinale in avanti sarebbe andata meglio».

Ci sono alcuni errori che può aver fatto?
«Quando perdi una partita, gli errori ci sono e io stesso ne ho fatti. Io parlo per me ed evidentemente ho sbagliato, al contrario di altre volte in cui ho fatto meglio. Tuttavia in questo momento sarebbe banale trovare scuse. Le sconfitte devono far capo ad a un allenatore e da parte mia c’è da trovare un perché anche come mio percorso di crescita».

Cosa pensa non abbia funzionato questa sera?
«Dovevamo cercare di gestire la gara. In realtà abbiamo affrontato una bella squadra mentre noi non eravamo al top. A pari condizioni eravamo forse più forti. Credo che i gol che abbiamo preso siano frutto di giocatori che solitamente non fanno questi errori. Al di là di tutto, rimane l’umanità e il rapporto che si è creato. Dispiace perché il pubblico, la società e i giocatori non meritavamo questo epilogo e soprattutto il primo tempo fatto. Personalmente non ho raggiunto l’obiettivo e al di là dei record, negli almanacchi rimarrà solo quest’uscita prematura».

Ha qualcosa da recriminare per alcuni episodi arbitrali?
«Non saprei se c’era qualcosa da recriminare ma ormai quello che è stato è stato e credo sia terminata anche la questione sugli arbitri».

La Serie B la vorrà ancora conquistare sul campo o pensa che per lei arriverà comunque qualche opportunità?
«Quello che dovrò fare io interessa a pochi. Il mio pensiero era quello di guadagnarmela quest’anno. L’obiettivo era la Serie B e sapevo che nei playoff ci sarebbe stato tutto da perdere ed è stato così. Sono rammaricato ma ringrazio la società che mi ha sostenuto e i giocatori che sono stati splendidi. Dispiace perché nonostante la gara, la fortuna non ci ha nemmeno assistito. Forse quella traversa negli ultimi dieci minuti poteva cambiare la partita». 

Se la società le chiedesse di riprovarci, cosa risponderebbe?
«Adesso si fa fatica a parlarne perché c’è dispiacere da parte di tutti. In ogni caso la prossima settimana ci siederemo e valuteremo i programmi futuri».


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