Tavecchio confermato presidente della FIGC: ecco cosa potrebbe significare per la Lega Pro
Sconfitto il candidato appoggiato dalla Lega Pro
Carlo Tavecchio è stato confermato alla presidenza della FIGC per il quadriennio 2017-2020. Con il 54,03% delle preferenze alla terza sessione di voto (in cui era sufficiente la metà più uno dei voti) ha sconfitto l'altro candidato Andrea Abodi (sostenuto dalla Lega Pro) fermo al 45.97%.
Al centro del programma di Tavecchio c'è lo sviluppo del progetto dei centri federali territoriali che da 20 dovranno diventare 180, e la riforma dei campionati: la Serie A resterebbe a 20 squadre fino al 2020, ma con 2 retrocessioni, con una B a 20 squadre (2 promozioni e 3 retrocessioni) e con una Lega Pro a 40 squadre (due gironi da 20). La cancellazione di una retrocessione dalla massima serie consentirebbe a Serie B e Lega Pro di usufruire di 30 milioni di € in più. Le società di Serie A inoltre avrebbero il via libera sulle seconde squadre.
Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro, un paio di settimane fa accolse con ironia la proposta riformatrice di Tavecchio ed è facile ipotizzare che continuerà a non appoggiare il programma stilato dal massimo dirigente della FIGC. «Il messaggio che arriva è molto forte: governare senza la capacità di aggregare le varie componenti dovrebbe far riflettere - le prime parole di Gravina dopo la conclusione delle elezioni - Credo che questa sia la chiave di lettura più significativa di questo confronto elettorale».
(Nella foto: Carlo Tavecchio, presidente della FIGC al secondo mandato)
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