Eberini mette in guardia i granata: «Abbiamo perso le nostre sicurezze, così non andiamo lontano»
«Dobbiamo fare gruppo come dopo la trasferta di Gubbio, ci aspettano due partite importantissime»
«Se facciamo delle prestazioni così non andiamo lontano...» ammette Sergio Eberini al fischio finale dopo la sconfitta dei granata sul campo dell'AlbinoLeffe. La Reggiana esce a mani vuote da Bergamo, consegna la vittoria del campionato al Padova e si avvia ai playoff con molti dubbi.
Mister, un giudizio sulla partita?
«C'è poco da dire, ci lecchiamo le ferite. Il campo dimostra molte cose, mi sembra di essere tornato indietro di mesi, quando sono arrivato in panchina nel match di Gubbio, quando avevamo realmente poche armi a disposizione. Oggi abbiamo perso le nostre sicurezze, dobbiamo riunirci tutti come allora perchè abbiamo ancora due partite importantissime prima di affrontare i playoff».
Si è vista una Reggiana migliore nel secondo tempo?
«Non mi sono piaciuti i primi 45 minuti, poi c'è stata una buona reazione, abbiamo avuto diverse occasioni per fare gol, ma serve maggior concentrazione e determinazione, soprattutto negli ultimi metri. Non si può buttare addosso la croce agli attaccanti, dobbiamo lavorare e stare zitti, è l'unico modo per finire degnamente questo campionato».
A complicare la situazione però ci sono gli infortunati...
«Rozzio non stava bene, ha sofferto una riacutizzazione del malanno che già aveva e anche sul gol non ha coperto bene su Kouko perchè non aveva la corsa giusta. Non credo nella sfortuna, ma quando tante cose vanno male come stasera bisogna pensare solo a capitalizzare quello che si riesce a creare: Genevier ha fatto cose egregie a centrocampo, i nuovi entrati hanno dato molto, abbiamo creato occasioni».
È una questione di preparazione fisica o tattica?
«Non saprei, in allenamento proviamo tante cose che poi non riusciamo a fare in partita. Il problema oggi è proprio la fase finale, avremo messo in mezzo all'area di rigore venti cross, ma poi tutti rimpallati. Le buone occasioni con Rosso e Riverola non bastano...».
Ora come si affrontano le prossime due partite?
«Contro il Padova sarà difficile comunque, anche se sono già promossi; hanno blasone e non molleranno un centimetro, così come a Teramo sarà dura. Dobbiamo pensare a noi stessi, è un periodo che non va bene, cerchiamo di recuperare tutte le energie».
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