Manolo Portanova: «A Reggio mi sono sempre sentito a casa. A Palermo e Venezia le partite fondamentali per la salvezza»
«È stata dura ripartire fisicamente e mentalmente, ringrazio Nesta e Melegoni e faccio i complimenti a me stesso. Non sono un robot, la stagione è finita bene e sono contento. Il futuro? Ne parlerò con il Genoa, resterei volentieri alla Reggiana»
Al termine del derby contro il Parma che chiude la stagione della Reggiana, ai microfoni della sala stampa si presenta per la prima volta dal suo arrivo a Reggio Manolo Portanova, autore del gol che ha aperto la gara e grande protagonista in campo. Il giocatore classe 2000 racconta brevemente la sua stagione e lascia qualche accenno sul futuro.
«Ci tengo innanzitutto a ringraziare Reggio Emilia - ha sottolineato in apertura l'ex Genoa - Dal primo giorno in cui sono arrivato a Toano e ho visto lo striscione dedicato a me, mi sono sentito a casa. Avevo scelto Reggio per ripartire. Per quanto riguarda il derby, è stata una partita dura e il gol è per i tifosi».
Che stagione è stata per te?
«Ovviamente non sono un robot ma quando i momenti non sono stati buoni ho pensato a stare vicino alla squadra. La stagione è finita bene, perciò sono contento».
Nella maggior parte del campionato hai giocato a destra, mentre in questo derby hai giocato a sinistra: è qui che ti trovi meglio?
«Io gioco dove mi mette il mister. Sicuramente preferisco stare a sinistra, ma ho imparato a giocare anche a destra. Oltretutto a sinistra c'erano già giocatori importanti come Girma e Melegoni, oltre a Vergara che poi sfortunatamente si è fatto male. In generale sono contento di quello che ha fatto questa squadra».
È quello di questa sera il vero Portanova?
«Nei derby mi gaso molto e mi sentivo bene. Quest'anno è stata dura ripartire sia fisicamente che mentalmente, perciò faccio i complimenti a me stesso».
Hai festeggiato il gol abbracciando un bel gruppo di tuoi amici in tribuna...
«Mi seguono dappertutto, da Napoli a Siena fino alla Sicilia: fare gol davanti a loro è stata una bella sensazione».
C'è stata anche una bella ovazione quando sei uscito...
«Sì, la tifoseria è stata fantastica dal primo momento che sono arrivato a Reggio. Per certi versi, mi ha ricordato un po' quella del Genoa».
Chi ti è stato più vicino in questa stagione?
«Dal primo giorno mister Nesta è stato fondamentale per me. Abbiamo parlato tanto dopo gli allenamenti e mi ha sempre detto di non pensare a quello che dicevano gli altri. Ringrazio tutti, ma ci tengo soprattutto a fare un nome di un mio compagno: Filippo Melegoni. Mi è stato vicino in certi momenti difficili, perciò il mio grazie speciale va a lui».
Qual è una partita o un ricordo che ti porterai dietro?
«Ne dico due: le trasferte a Palermo e Venezia. Aggiungo anche la partita di oggi. A livello di classifica non contava nulla, ma segnare nel derby col Parma è stata una bella sensazione».
Come vedi il tuo futuro?
«Non ho ancora parlato con nessuno. Ora stacco un po' la testa, poi vedremo cosa farà il Genoa e che decisioni prenderanno il direttore Goretti e mister Nesta».
Avresti voglia di continuare a giocare a Reggio?
«Da parte mia c'è grande voglia di rimanere, soprattutto per come mi hanno trattato i tifosi. Da parte mia c'è grande apertura, ma non dipende solo da me. Parlerò col Genoa e da lì vedremo».
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