L'ex Sgarbossa: «Impressionato dall'entusiasmo del pubblico reggiano»
Correva la stagione 1995/96 e un giovane Leonardo Colucci lottava per una maglia a centrocampo con il più esperto Eugenio Sgarbossa: quella Reggiana, allenata da Carlo Ancelotti, conquistò la promozione in Serie A, l'ultima nella storia granata. "Gegio" è tornato ieri a Reggio per assistere al match contro l'AlbinoLeffe e ha ritrovato, a distanza di vent'anni, il suo ex compagno di squadra proprio sulla panchina granata. «Faccio i complimenti a Colucci e alla Reggiana - le parole di Sgarbossa ai cronisti a fine gara - ha giocato bene e si è dimostrata maschia, sempre attenta». Sgarbossa, ha vestito la maglia della Reggiana per cinque stagioni: che sensazioni ha provato oggi? «Tornare a Reggio per me è sempre un'emozione. Mi ha impressionato l’entusiasmo di tutto lo stadio, non è facile vedere tanti tifosi allo stadio, in Lega Pro, soprattutto di sabato pomeriggio. Il calore che c'è qui è difficile da trovare in altri stadi, anche il pubblico può essere decisivo». Il 2-0 per i granata è stato un risultato giusto? «Sì, ci sono giocatori di spessore che possono fare la differenza. Solo negli ultimi venti minuti l'AlbinoLeffe ha trovato più spazio, ma è normale che gli avversari cercassero il gol per riaprire la partita» Può ambire a grandi obiettivi questa Reggiana? «Da anni i risultati non sono al pari delle aspettative, ma quest'anno ci sono i presupposti per fare molto bene. Poi i tifosi possono dare una spinta in più verso il traguardo». E Colucci potrebbe emulare Ancelotti in granata... «Ho visto una squadra ben messa in campo, preparata, che sa quel che vuole e come ottenerlo. Vent'anni fa in panchina c'era un certo allenatore che negli anni successivi ha vinto poco in giro per l'Europa...(ride, ndr)»
Commenti