Trevor Trevisan ha debuttato con la maglia granata sabato scorso nella netta vittoria contro il Fano e lunedì sera nel posticipo dell'Euganeo spera di scendere nuovamente in campo poiché questa sfida per lui ha un significato molto particolare...
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La gara contro il Padova per me è molto sentita - confessa il difensore 32enne alle telecamere di Regia Channel -
Ho giocato in biancoscudato per tanti anni passando dei bei momenti e poi è la mia città: vivo ancora lì e appena posso ci torno».
Qual è il tuo ricordo più bello dei 5 anni trascorsi a Padova?
«Ricordo con grande piacere l'annata conclusa con la sconfitta nella finale playoff di Serie B contro il Novara: l'esito purtroppo per noi fu negativo, ma provammo grandi emozioni sfiorando la Serie A. Sempre in quegli anni a Padova ho conosciuto compagni di squadra che poi sono diventati testimoni di nozze e amici importanti».
Il Padova non sta attraversando un buon momento: cosa ne pensi?
«Non è una piazza semplice, è sempre stata abituata a fare campionati di un certo livello. I tifosi vogliono molto dalla squadra ma sanno anche restituire grandi emozioni. A Padova ne ho passate tante quindi capisco perfettamente la situazione che sta attraversando, ma la formazione biancorossa ha tutti i mezzi per riprendersi».
Con che approccio dovrete scendere in campo lunedì sera?
«Dovremo affrontare la partita come sempre abbiamo fatto finora. Ci aspetta un match difficilissimo, loro devono vincere a tutti i costi e vorranno gestire la gara, ma noi dovremo essere bravi a sfruttare tutte le occasioni che ci verranno concesse».
La Reggiana come sta?
«Molto bene. In questa prima parte della settimana abbiamo lavoro duramente, come sempre. Veniamo da una bella vittoria contro il Fano e l'obiettivo è quello di continuare su questa strada. Ogni partita è un esame per noi, il campionato ancora lungo e difficile: sembra una frase fatta, ma la verità è che ogni gara deve essere approcciata come una finale».
Tu hai recuperato dai problemi fisici?
«Sono arrivato in ritardo di condizione a fine agosto e sfortunatamente dopo una settimana un piccolo infortunio ha rallentato la preparazione, ma ora sto bene».
Come procede il tuo inserimento nel nuovo gruppo?
«So che quando arriva uno nuovo c'è sempre un pizzico di diffidenza all'inizio, ma qui a Reggio sono stato accolto benissimo forse perché sono il più vecchio (
ride, ndr).
Ho ritrovato Andrea Bovo con cui ho condiviso tante battaglie a Padova e Salerno e lui mi ha dato una mano ad integrarmi, poi conoscevo Marchi e Nolè per averli affronti da avversario negli ultimi anni. Ho trovato un bel gruppo già affiatato, giovane ma di qualità: con l'aiuto del mister e dei giocatori più esperti penso che potremo levarci grosse soddisfazioni».