Reggiana, contro il Siena si torna alle vecchie abitudini?
L'organico ridotto all'osso permette già di ipotizzare un undici titolare
Come faranno Eberini, La Rosa e Tedeschi a sopperire a questa maledizione che ha preso di mira la Reggiana? L'infortunio occorso a Paolo Rozzio è il problema più importante da risolvere, anche se le sue condizoni non sembrano così gravi come preventivato all'inizio. La Regia inoltre non potrà disporre neppure di Andrea Bovo, espulso per un ingenuo fallo di reazione su Vicente, e mancherà il povero Alessandro Cesarini, mandato in ospedale da un brutto intervento di Vicente nemmeno ravvisato dall'arbitro. Per la prossima gara playoff, anch’essa con sfide di andata (al "Città del Tricolore") e ritorno (al "Franchi" di Siena), non ci sarà neppure Luca Vignali, ammonito, quindi squalificato per somma di gialli.
Insomma, penso che Eberini, La Rosa e Tedeschi dovranno valutare seriamente il ritorno al 4-3-3 e probabilmente rinunciare a quel 3-5-2 che ha permesso ai granata di passare il turno contro la Juve Stabia. In porta ci sarà ancora Facchin, che mercoledì ha salvato il risultato in almeno tre occasioni, anche se, a mio modesto avviso, non è uscito sul gol della Juve Stabia, così come capitato in altre occasioni; un difetto non piccolo, trattandosi di un portiere di due metri che dovrebbe sbaragliare qualunque concorrenza in area piccola e non solo. Ma chi giocherà davanti all'ex Venezia? Mister Eberini, fuori dalle interviste di rito, ha detto di avere grossi dubbi sul recupero di Panizzi e questo complica le cose. Ecco perché la triade granata potrebbe trovarsi costretta a cambiare di nuovo modulo. Davanti a Facchin ci sarà sicuramente Alessandro Bastrini, protagonista assoluto contro la Juve Stabia, che potrebbe condividere il centro della difesa col duttilissimo Gaël Genevier. Al sui fianco a sinistra giocherà certamente Manfrin, mentre a destra sarà restituito al suo ruolo naturale Ghiringhelli. A centrocampo, se dovesse mancare il capitano, davanti alla difesa potrebbe giocare Bobb, oppure Max Carlini: il primo garantirebbe maggiore copertura, ma minore qualità in fase di impostazione, il secondo esattamente l’opposto, ma nel contempo il togliere Carlini dal ruolo di mezzala indebolirebbe e non poco la formazione granata, viste le capacità di suggeritore e le ottime scelte di inserimento da parte dell’ex attaccante del Frosinone. Sull’altro lato del centrocampo, nel ruolo di mezzala sinistra, presumo che rivedremo Martì Riverola, che da quella posizione potrà quindi accentrarsi e fungere da trequartista per il tridente offensivo che, a mio modesto avviso, vedrà come punta centrale un Pietro Cianci apparso in grande condizione contro la Juve Stabia, meglio di Altinier. Sugli esterni, là davanti, la triade penso che schiererà Simone Rosso sull’out di destra, del quale Eberini ha parlato benissimo per l’intensità in allenamento e l’ottima condizione del giocatore, mentre dall’atra parte ci sarà Luca Cattaneo, che in questo momento non sembra al top della condizione, ma del quale, ora, c’è davvero bisogno. I due esterni potrebbero sia giocare sulla fascia “del loro piede”, quindi Rosso a destra e Cattaneo a sinistra, per avere maggiori possibilità di servire palloni invitanti a Cianci al centro dell’area, oppure anche a “piede invertito”, quindi Cattaneo a destra e Rosso a sinistra, per cercare di fintare e accentrarsi sul piede forte per poi tentare la conclusione; in questo caso potrebbero però arrivare meno palloni giocabili a Cianci dagli esterni, ma magari si intensificherebbero gli scarichi dell’attaccante centrale per favorire le conclusioni da fuori dei compagni di reparto.
E in panchina? Beh, c’è poca roba, con tutto il rispetto: Lombardo potrà sostituire un esterno dietro, una mezzala o un mediano, Rocco può dar manforte all’attacco, dando fantasia se la Reggiana dovesse essere sotto, magari passando a un 4-2-3-1, quindi con Rocco dietro a Cianci, con Rosso a destra e Cattaneo a sinistra. Discorso analogo vale per Aiman Napoli, che mercoledì ha avuto il grandissimo merito di essere entrato con la testa giusta, senza fronzoli, e di aver servito la palla del passaggio del turno granata a Bastrini. Oltre a loro ci sono i baby della Berretti, che sono certamente bravi e di prospettiva, ma che magari potrebbero non essere incisivi in un quarto di finale playoff. Insomma, la squadra che potrebbe scendere in campo fra cinque giorni sulla carta non è poi così male, ma certamente sarebbe ben diversa con un Cesarini e un Bovo in più, senza dimenticare Vignali che pareva in netta crescita gara dopo gara. I miracoli, però, a volte esistono e la partita contro la Juve Stabia, che sembrava già persa, ne è assolutamente la prova. Intanto potremmo cominciare con il recupero lampo di Rozzio...
(Foto © AC Reggiana 1919)
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