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Doriano Tosi: «La Reggiana costruirà una squadra ambiziosa, il budget non è un problema»

«Piazza? Si vedeva che era inesperto. Reggiana, Modena e Cesena nello stesso girone? Sarebbe una disgrazia per tutte quante...»

20.07.2018 14:30

In attesa di capire se la nuova Reggiana riuscirà a ripartire o meno dalla Serie D (ma non dovrebbero esserci problemi) abbiamo contattato Doriano Tosi, attuale direttore sportivo del rinato Modena - in granata appena una settimana la scorsa estate - per capire quali potrebbero essere gli scenari per la prossima stagione che si preannuncia davvero competitiva.


Tosi, si sarebbe mai immaginato il fallimento della Reggiana? Che ricordo ha di Mike Piazza? 
«Per il poco tempo che l'ho conosciuto dal punto di vista umano mi è sembrata una persona molto affabile e generosa. Dal punto di vista professionale invece si capiva che aveva poca dimestichezza con il settore calcio, soprattutto quello italiano, e che fosse un po' in difficoltà già all'inizio».

Ha commesso molti errori o è stato consigliato male?
«Io credo che lui si sia trovato nella stessa situazione in cui mi troverei io se andassi in America a comprare una squadra di baseball. È normale che se acquisti qualcosa che non sai come funziona, non conosci il sistema e la filosofia di quel paese, alle prima occasione vai in difficoltà e se ti consigliano male non può che andare peggio...».

Lei che la conosce bene, ci può descrivere quali insidie nasconde la Serie D?
«In un campionato come quello di quarta serie le insidie ci sono sempre, ancora di più se nel tuo stesso girone ti ritrovi squadre come Reggiana e Cesena, illustre decadute che costruiranno quasi sicuramente una grande squadra per vincere. Dopotutto, quando fai un campionato di Serie D lo devi fare per vincere perché la promozione spetta ad una sola squadra. Quello che è successo alla Reggiana è una sfortuna anche per noi, ci mette nei guai. Per il resto bisogna avere idee chiare e camminare veloce, noi ci abbiamo messo molto tempo per ripartire, non solo per colpa nostra, ma adesso vediamo la luce in fondo al tunnel».

È possibile allestire una squadra competitiva in poche settimane?
«Certamente. Ci saranno un sacco di giocatori svincolati e che al momento sono in stand-by. Penso che la Reggiana attingerà molto al mercato di Serie C e non sarà impossibile costruire una squadra già competitiva».

Il Modena su cosa punterà per vincere il campionato?
«Per disputare un campionato con grandi ambizioni devi essere molto dotato nel reparto avanzato. Per quanto riguarda gli over, abbiamo quattro difensori per due posti, quattro centrocampisti per due posti e ben 5 attaccanti per tre. Penso che abbiamo tutto il necessario per fare bene».

La cordata pronta a rilevare la nuova Reggiana dovrebbe stanziare un budget iniziale di 1/1,5 milioni. È sufficiente?
«Non esiste un budget predefinito per vincere un campionato perché vanno approfondite tutte le dinamiche. Io non conosco la situazione della Reggiana, ma al budget stanziato dalla nuova proprietà vanno aggiunti poi gli sponsor, gli incassi e tante altre voci, quindi stiamo parlando di più di un milione e mezzo di euro. Questa cifra è comunque già sufficiente per vincere in D».

Potrebbe bastare anche con Reggiana, Modena e Cesena nello stesso girone?
«Non vorrei esagerare ma per noi questa possibilità sarebbe una disgrazia. Molti si mettono a sorridere o sono contenti dell'idea di avere così tante big per un solo campionato ma per noi è una cosa seria. Alla fine ne andrà su solamente una e le altre due avranno enormi problemi a livello societario, perché due anni in D rappresenterebbero una tragedia per queste piazze storiche».

Che effetto farebbe affrontare da avversario Lentigione e Reggiana?
«Beh innanzitutto sarebbe meglio non affrontarle. Speriamo che a noi cambino girone, anche perché poi sorgerebbero problemi sia emotivi che pratici...».

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