Pizzimenti: «Dobbiamo ancora completare la difesa e prendere un esterno d'attacco. Sul ritorno di Portanova...»
Il vicepresidente Fico: «Ignacchiti è una promessa del calcio italiano, avere qui Štulac per noi è un onore. La Reggiana farà di tutto per rimanere in Serie B, è importante per tutti. E se servirà, come soci faremo fronte a eventuali mancanze...»
«Mi fa piacere che siano arrivati due giocatori importanti per noi - ha esordito il vicepresidente Giuseppe Fico, anticipando l'intervento del direttore sportivo Pizzimenti - Ignacchiti è una promessa del calcio italiano già nel giro delle nazionali, Štulac ha giocato in Serie A ed è un onore per noi che lui sia qui alla Reggiana. Ma ci tengo in modo particolare a ringraziare procuratore di Ignacchiti perché ha mantenuto la parola data da mesi. Come società faremo di tutto per rimanere in Serie B: è importante per noi soci, per i tifosi e per la città. Vedremo nei prossimi giorni cosa riuscirà a fare il direttore come acquisti e cessioni, noi come società abbiamo fatto uno sforzo molto importante e ringrazio i miei soci “santo” Romano Amadei e Carmelo Salerno perché si sono impegnati molto e credo che anche quest'anno faranno sforzi importanti. I diritti TV? Speriamo che il calo degli introiti non sia esagerato, altrimenti i soci dovranno ancora fare fronte a questa mancanza. E noi siamo sempre pronti ad accogliere nuove persone in società, ma non vedo la file per entrati quindi andiamo avanti volentieri e con passione».
A far seguito alle parole del vicepresidente Fico è stato il direttore sportivo Marcello Pizzimenti che ha commentato le ultime operazioni di mercato e ha fatto anche il punto della situazione sulle sue prossime mosse, a partire dall'imminente ritorno di Portanova: il giocatore è già rientrato a Reggio e ora non resta che attendere l'annuncio di Genoa e Reggiana per mettere fine a questa piccola telenovela estiva.
«Štulac e Ignacchiti sono due ragazzi che abbiamo inseguito a lungo - ha precisato il ds granata - Ignacchiti è un talento del calcio italiano, un nazionale Under 20 con davanti a sé tanta strada per proseguire il cammino in azzurro e coronare il sogno di arrivare in Serie A. Per Štulac servono poche presentazioni: ha già vinto in Serie B ed è un giocatore di alto livello per questo campionato, siamo contenti che abbia spostato la Reggiana e sarà indispensabile per il modo di giocare di Viali che lo conosce bene».
Quelle per Ignacchiti e Štulac sono trattative partite da lontano?
«Sì, da molto lontano. Le squadre sono incomplete, comprese quelle della Serie A, quindi prima di mandare via giovani come Ignacchiti, hanno atteso diverso tempi. Lui però è stato bravo aspettato Reggiana, ha sposato la nostra causa e il suo arrivo era soltanto una questione di tempo. Quella con Štulac è stata una trattativa un po' più estenuante perché si tratta di un giocatore importante però era il nostro obiettivo principale e alla fine siamo riusciti a prenderlo e siamo contenti che sia qui. Sono convinto che ci farà fare il salto di qualità».
Il ritorno di Portanova è confermato?
«Ci stiamo lavorando tantissimo, a breve potrete sapere qualcosa di nuovo. Abbiamo qualche certezza in più, speriamo in senso positivo. Finché non si ratifica nulla mi piace mantenere un certo riserbo…».
Quali obiettivi restano da raggiungere?
«Dobbiamo potenziare la difesa: manca ancora un centrale e almeno un altro giovane che giochi da centrale e terzino, un elemento eclettico. Sicuramente in attacco serve un esterno e valuteremo strada facendo cosa serve senza dimenticare le uscite, visto che abbiamo tanti giocatori in rosa… Lavoreremo sicuramente sulle lacune e dopo averle sistemate assieme al mister decideremo dove migliorare la squadra partendo dalle uscite».
È un mercato difficile anche per i giocatori in uscita?
«Il calciomercato lungo non aiuta le società, anche perché il 70% dei trasferimenti avviene nell'ultima settimana. Dal momento che la Reggiana è una società oculata, precisa e seria avere le prime quattro giornate di campionato con il mercato aperto ci mette in difficoltà, è una diatriba che dura da anni…».
Con il ritorno di Portanova ormai definito, considera concluse le operazioni a centrocampo?
«Potrebbe già essere a posto, a meno che qualcuno non voglia partire».
Sulla fascia sinistra chi giocherà?
«Deve essere l'allenatore a dare fiducia ai giocatori: Cavallni e Urso ci possono stare entrambi. Stiamo lavorando per avere una rosa ampia con il giusto numero di rotazioni».
Un esterno destro in attacco potrebbe essere il suo regalo al mister?
«Diciamo che in rosa c'è già Meroni, un giocatore che il mister apprezza e con cui avevamo trovato un accordo prima dell'arrivo di Viali. Ma siamo in completa sintonia, se ne avremo l'opportunità gli faremo un regalo».
In che stato si presenterà la Reggiana all'avvio del campionato il 18 agosto?
«Rispetto all'anno scorso siamo un po’ più avanti, non dico che saremo all’80% però spero di arrivare alla prima di campionato quanto meno ad avere una buona squadra, già strutturata».
Le dispiace non essere riuscito a portare in granata i ragazzi che avevate previsto dalla Fiorentina?
«Mi dispiace perché erano tre giovani importanti ma sapevamo che quando un ragazzo ha già maturato esperienza in Serie B dopo va alla ricerca di un ‘upgrade’. Quando arrivano club più importanti del nostro o città con un certo blasone giocatori e procuratori diventano molto sensibili. Ma non capiscono che in una realtà come la nostra si possono esaltare e l’abbiamo visto l'anno scorso con i giovani che hanno spiccato il volo e anche qualche esperto ha avuto l'opportunità di giocare ed essere importante».
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