Rossi: «Ci aspetta un campionato ancora più competitivo. Sarò pronto quando il mister mi chiamerà in causa»
«A fine mercato avremo una rosa competitiva almeno quanto l'anno scorso. Il mio rinnovo? Decide la società, io so che si azzera tutto e devo conquistarlo sul campo. Chiudere la carriera a Reggio è ancora nei miei pensieri...»
«La preparazione procede bene: per via della Coppa Italia abbiamo iniziato un po’ prima, l’attesa è lunga ma stiamo continuando a lavorare – sottolinea Fausto Rossi alla ripresa degli allenamenti a Cavazzoli dopo il Ferragosto – Il prof (Esteban Anitua, ndr) è molto attento ai dettagli, quindi stiamo prestando particolare attenzione alla parte atletica».
All’avvio del campionato pensi che sarai al 100% della condizione?
«La prima giornata purtroppo sarò squalificato quindi il mio programma si allunga di una settimana, ma credo che arriverò nelle migliori condizioni possibili quando scoccherà la mia ora e il mister deciderà di utilizzarmi. Sicuramente il fatto di dare continuità a un lavoro iniziato un anno fa aiuta e in estate ho seguito un programma personalizzato».
Che tipo di campionato pensi vi attenda?
«Tante squadre si sono rinforzate quindi credo che vedremo un campionato dal livello più alto. Ma, a due settimane dalla fine del mercato, è difficile fare pronostici o stilare delle griglie. Ricordo che nel 2020 ci davano a metà classifica poi siamo stati promossi e anche il Palermo nella scorsa stagione non era tra i favoriti».
Quindi non pensi che il nuovo girone B possa essere più abbordabile per la Reggiana?
«Assolutamente no. Difficilmente vedremo distacchi importanti tra le prime e le inseguitrici come l’anno scorso. Secondo me ci saranno diverse squadre che lotteranno per il vertice e altrettante che daranno fastidio a chi proverà a vincere».
Tante partenze importanti hanno creato un po’ di malumore tra i tifosi, specialmente sui social: nello spogliatoio che clima si respira?
«Abbiamo salutato i nostri compagni con grande affetto perché all’interno del gruppo si respira un clima di grande armonia e questo penso si veda anche all’esterno. Delle scelte societarie o dell’umore dei tifosi non si può prescindere giorno per giorno: magari può cambiare dopo il primo acquisto. Io posso dire che da parte nostra c’è grande serenità e consapevolezza nei nostri mezzi e so per certo che la squadra verrà rinforzata. Saremo competitivi almeno quanto l'anno scorso. La società è stata abbastanza chiara, a più riprese, su come sarà la squadra a fine mercato…».
Il direttore Goretti come si sta rapportando con lo spogliatoio?
«Tra noi c’è stato un dialogo, ed è anche normale che avvenga all'inizio: io sono a completa disposizione dentro e fuori dal campo. Dopo solo un mese non posso dire ancora di conoscerlo, ma piano piano approfondiremo il nostro rapporto».
Avete parlato del tuo rinnovo o è ancora presto?
«Il direttore ha detto che bisogna azzerare tutto: quello che sono come persona e come calciatore rimane, ma so che devo mettermi a disposizione a 360 gradi per raggiungere nuove sfide e obiettivi. La società valuterà col passare del tempo chi meriterà il rinnovo e chi invece dovrà andare a scadenza. Io sono molto sereno e se loro decideranno di propormi il rinnovo sarò sicuramente la persona più felice del mondo. Tutto quello che posso fare ora è dare il massimo in campo e meritarmi una conferma con le mie prestazioni».
Chiudere la carriera a Reggio è ancora nei tuoi pensieri?
«Tutti sanno che quello è il mio volere e credo che anche la società lo sappia. So anche che le idee del club di anno in anno cambiano in base a quella che è la direzione sportiva, l’allenatore o la società, ma in questo momento non è una mia preoccupazione».
Nessun’altra squadra ti ha tentato con delle offerte?
«Sono sincero: non so nulla. Fin da quando ero ragazzino non do ascolto alle chiacchiere che girano e ho sempre detto al mio procuratore di informarmi solamente quando le cose sono fatte. Posso solamente dire che la società non mi ha mai messo sul mercato e io non ho il bisogno di trovare nessun’altra squadra. Il giorno in cui non sarò più contento di giocare alla Reggiana alzerò la mano e chiederò di andare via».
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