Rozzio: «In queste partite è importante non avere fretta. Dal punto di vista realizzativo bisogna fare qualcosa di più»
«Nessuno ci concederà nulla, ma ogni gara che resta è alla nostra portata. Ho un obiettivo da raggiungere: vincere il campionato da capitano, riportando la Reggiana in Serie B. Scappini? Purtroppo non è riuscito a darmi la sua maglietta...»
È soddisfatto il capitano della Reggiana Paolo Rozzio dopo l'importante successo contro la Torres che mantiene i granata in vetta con quattro punti di vantaggio sull'Entella: «Ci siamo tolti un bel peso. Sembrava fosse una partita sulla falsariga di quella che abbiamo giocato contro il Pontedera, nella quale abbiamo creato tanto senza riuscire a portare a casa ciò che speravamo. A Pontedera non abbiamo neppure sfruttato nessuna delle tante palle inattive che abbiamo gestito, mentre contro la Torres siamo riusciti a segnare con un guizzo di Kabashi, per poi gestire bene il vantaggio e ora ci riposiamo un po’, poi penseremo al Rimini».
Che emozione hai provato a vincere di nuovo davanti a questo pubblico e in questo stadio?
«Sempre tantissime. Per me c’è un importante obiettivo da raggiungere: vincere il campionato da capitano, riportando la Reggiana in Serie B. È importante per me ma lo è anche per gli altri e io, così come noi tutti, cerchiamo di onorare questa maglia nel migliore dei modi. Si è capitani sempre, nelle vittorie, ma soprattutto nelle sconfitte e nella gestione delle stesse».
Tre partite in sette giorni: ora il tour de force è finito…
«Non è stato semplice, ma contro la Torres la partita l’abbiamo fatta noi, gestendola bene anche dal punto di vista della tenuta fisica. Questa è la nostra caratteristica: siamo una squadra arrembante, che spinge tanto, ma che magari può commettere qualche errore a livello di ripartenza. Sono stati bravissimi anche quelli che sono entrati nella ripresa che ci hanno dato una grossa mano».
Lì davanti, però, avete fatto fatica a segnare: come hai visto da dietro queste difficoltà?
«Non è facile creare occasioni quando si chiudono tutti ed è per questo motivo che non dobbiamo avere fretta di arrivare al gol: solo con la pazienza di fare girare la palla avremo la possibilità di trovare il pertugio giusto per poi infilare l’avversario. È ovvio che quando avanzano i minuti la pressione sale e così è stato anche contro la Torres, ma siamo stati bravi a rimanere calmi; poi, Kabashi ha tirato fuori una perla...».
Contro la Torres ha sfiorato il gol…
«Beh, più che altro ho fatto un assist a Montalto. Creiamo tante palle inattive che purtroppo non sfruttiamo e non è per sfortuna: per me la sfortuna non è questa, ma è quando ti si fanno male entrambi gli attaccanti. Dal punto di vista realizzato dobbiamo quindi fare qualcosa in più, a partire da noi difensori, visto che anche noi abbiamo occasioni per andare a rete».
Com’è stato il duello con Scappini?
«È bello incontrare ragazzi coi quali si sono condivisi momenti di vita ed emozioni. È accaduto ora con Scappini e pochi giorni fa con Zamparo: con entrambi ho condiviso momenti bellissimi. Con Scappini ci siamo salutati anche prima, poi a fine gara volevo tenere la sua maglietta, ma non è riuscito a darmela purtroppo».
Venturi ha detto che, secondo lui, tra quelle che restano la partita di sabato prossimo a Rimini forse sarà la meno difficile: cosa ne pensi?
«Secondo me non ci sono partite facili, anche perché dovremo affrontare squadre che si giocano i playoff, altre formazione che devono evitare i playout e così via. Nessuno ci concederà nulla, ma ogni gara è alla nostra portata».
Questa rosa credi sia pronta per affrontare in futuro la Serie B?
«Sì, questa rosa sarebbe già pronta per la Serie B: abbiamo visto anche il Modena, che ha vinto lo scorso campionato, ha confermato 15-16 giocatori della vecchia rosa inserendo qualche giocatore importante. Potrebbe succedere così anche alla Reggiana se verrà promossa, ma sarà la società a decidere».
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