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Reggiana, ora quali scenari si aprono?

Il Comune si appresta ad intraprendere un ruolo rilevante nelle prossime settimane

27.06.2018 14:30

L'ingresso del Municipio in Piazza Prampolini


Il repentino addio della famiglia Piazza, giunto solamente 20 giorni dopo i cori e gli applausi dei tifosi riservati ai coniugi americani al Mirabello, cambia completamente gli scenari in casa granata. La società resta di proprietà di Mike Piazza ed è ancora lontana dal fallimento, ma il quasi certo mancato versamento dei contributi federali alla Lega Pro (c'era tempo fino a ieri sera) è il preambolo a ciò che dovrebbe succedere nei prossimi giorni: il club non rispetterà la scadenza di sabato 30 giugno non iscrivendosi al prossimo campionato di Serie C, pertanto perderà il titolo sportivo

In sostanza l'AC Reggiana 1919 Spa dopo tale data non potrà più essere considerata una società in grado di operare nel mondo del calcio, a meno che qualche volenteroso non acquisti entro 48 ore il club dalle mani di Mike Piazza e/o proceda al versamento delle quote d'iscrizione e al deposito della fideiussione da 350mila euro (poi si partirebbe con una penalizzazione dovuta ai contributi federali non versati). Fino a ieri il sindaco Vecchi aveva in agenda tra oggi e venerdì due incontri fuori provincia con due gruppi di imprenditori non reggiani interessati ad entrare o rilevare la società, ma dati gli avvenimenti recenti e il fatto che in 15 giorni nulla di concreto finora sia avvenuto, l'ipotesi che da questo passaggio si arrivi ad una soluzione positiva diviene sempre più remota.

La Reggiana 2018/19 sembra dunque destinata a ripartire dai dilettanti. È qui che entrerebbe in scena il sindaco: l'articolo 52 comma 10 delle Norme Organizzative Interne della FIGC prevede che "in caso di non ammissione al campionato di Serie A, Serie B e di Divisione Unica-Lega Pro il Presidente Federale, d’intesa con il Presidente della LND, potrà consentire alla città (il sindaco, ndr) della società non ammessa di partecipare con una propria società ad un Campionato della LND, anche in soprannumero, purché la stessa società adempia alle prescrizioni previste dal singolo Comitato per l’iscrizione al Campionato. Qualora fosse consentita la partecipazione al Campionato Interregionale o al Campionato Regionale di Eccellenza, la società dovrà versare un contributo alla FIGC nel primo caso non inferiore ad euro 300.000,00 e nel secondo caso non inferiore ad euro 100.000,00. E’ facoltà del Presidente, d’intesa con i Vice Presidenti della FIGC, con il Presidente della Lega Dilettanti e con i Presidenti delle componenti tecniche stabilire un contributo superiore al predetto minimo". Sarebbe quindi compito del primo cittadino di Reggio indicare alla FIGC quale società di nuova formazione erediterà il titolo sportivo che l'attuale compagine posseduta da Mike Piazza è in procinto di perdere, acquisendo il diritto di partecipare al campionato di Serie D o a quello di Eccellenza. Poi in un secondo momento, se e quando l'AC Reggiana 1919 Spa sarà dichiarata fallita dal Tribunale (difficile stabilire una data presunta, visto che restano un mistero le intenzioni dei Piazza finora decisi solamente a non voler iscrivere la squadra) sarà possibile per la nuova società riacquistare marchio, strutture e così via. Un'altra ipotesi che circola da diverse settimane prevede che un club già iscritto in D (es. Lentigione) si "offra" o venga rilevato dall'imprenditore di turno per diventare de facto la nuova Reggiana: in tal caso si ripartirebbe con una struttura già collaudata e con un parco giocatori pronto per affrontare la categoria.

La situazione, come abbiamo cercato di descrivere nei paragrafi precedenti, è molto complicata e in continuo divenire: non resta che attendere il 30 giugno per prendere eventualmente atto che l'attuale club non parteciperà al prossimo campionato di Serie C, poi la scottante vicenda passerà definitivamente nelle mani del sindaco e solo allora forse ci potrà essere più chiarezza.

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