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Colombo fa mea culpa: «Ho messo in campo undici giocatori, non una squadra»

22.02.2015 14:00
Alberto Colombo non ha digerito bene la sconfitta maturata sul campo del Pro Piacenza, ma in sala stampa si assume tutte le responsabilità per la pessima prestazione offerta dalla sua squadra. «Ho fatto un errore domenica scorsa - sottolinea amareggiato il tecnico granata - non dovevo dire che eravamo maturati. Ho sbagliato nelle scelte e nel far capire cosa ci aspettava al Garilli: questo è un gruppo che ha bisogno di essere pungolato sempre. Oggi ho messo in campo 11 giocatori, non una squadra: ho visto reparti scollegati, distanze sbagliate, nessuno sapeva cosa fare. Siamo entrati con lo smoking in un campo infangato, non è concepibile tutto ciò».   Mister, cosa successo alla Reggiana? «Nel nostro dna quando alziamo la cresta siamo subito bacchettati. Pensiamo che tutto sia più semplice di quello che è in realtà, invece ogni squadra che lotta per la retrocessione vive un dramma sportivo e fa di tutto per vincere. Noi sbagliamo a credere che le nostre qulità verranno fuori da sole. Mi assumo tutte le responsabilità». Non è colpa dei giocatori? «So con chi ho a che fare, devo capire come gestire il gruppi. Durante la scorsa settimana ho sbagliato e nella prossima mi farò sentire durante gli allenamenti per cercare di correggere ciò che è stato sbagliato». Sulle ribattute e sulle seconde palle la Reggiana arrivava sempre seconda... «Avevo previsto che ci avrebbero attaccato con le ripartenze, ma noi abbiamo sbagliato concedendo loro troppi spazi. L'errore all'inizio può aver destabilizzato l'equilibrio, ma c'era tutto il tempo per recuperare, invece qualcuno ha accusato il colpo: per ambire a categorie superiori bisogna saper rialzare la testa. Abbiamo diversi singoli in grado di cambiare partita ma dobbiamo metterli in condizione di poterlo fare».   [poll id="17"]

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