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Manconi sul derby: «Rispettiamo il Modena, ma lotteremo per i nostri tifosi»

15.09.2016 17:30

Una doppietta con l'Ancona e tante altre prestazioni convincenti in questi primi mesi hanno convinto mister Colucci ad affidare a Jacopo Manconi una maglia da titolare in tutte le occasioni in cui la Reggiana è scesa in campo e, salvo sorprese, sarà così anche nel sentitissimo derby di domenica a Modena. «Scenderemo in campo per fare del nostro meglio - ha ribadito l'attaccante classe '94 nell'intervista rilasciata oggi prima dell'allenamento - Siamo un grande gruppo e i risultati, se ci impegneremo sempre, prima o poi arriveranno». Avete capito cosa non ha funzionato bene a Venezia, soprattutto nel secondo tempo? «Non ci siamo difesi alla perfezione, perciò abbiamo sofferto i loro cross, ma credo che quello di sabato scorso in laguna sia un buon punto strappato contro una grandissima squadra». La prestazione con i veneti vi ha reso consapevoli dei vostri mezzi? «Ancora non abbiamo fatto niente: il campionato è appena incominciato, dobbiamo continuare a lavorare a testa bassa». Che idea vi siete fatti del Modena? «Si tratta di una squadra competitiva dove tra l'altro giocano due miei ex compagni: il terzino Marino e il centrocampista argentino Schiavi (che ha segnato una doppietta nella vittoria dei gialloblu a Teramo, ndr). Dobbiamo andare al "Braglia" consapevoli della loro forza, ma per giocare la nostra gara». Avete letto lo striscione dei tifosi? «Non c'è nulla da aggiungere. Il derby è il derby e va vinto». Ci saranno più di mille reggiani al vostro seguito: sentite questo calore più come una pressione o invece vi dà carica? «Sicuramente è una carica in più: in pochissime piazze c'è così grande attenzione per una squadra in trasferta. Per noi è bellissimo avere dei tifosi così affezionati, sembra sempre di giocare in casa...». Giudichi positivi i tuoi primi mesi in maglia granata? «Non spetta a me dirlo, altrimenti peccherei di presunzione: devo solo continuare a dare il meglio di me soddisfando le richieste del mister». Una delle tue caratteristiche è quella di saltare spesso l'uomo, ma qualcuno insinua che tu sia troppo innamorato del pallone... «Dribblare negli ultimi 30 metri mi piace molto, questo è sicuro. In certe situazioni col Venezia effettivamente potevo mettere la palla in mezzo prima, ma cercavo quel tocco in più per migliorare la visione dello specchio col fine di crossare meglio». Pensi di avere un posto saldo da titolare? «È difficile mantenerlo in questa squadra poiché c'è grande competizione: bisogna lavorare duramente tutta la settimana per convincere il mister».

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