Le pagelle di Cosenza-Reggiana. Meroni a testa alta, dalla panchina qualche segnale di vita con Maggio e Vergara
Bardi reattivo allo scadere, Sosa in colpevole ritardo su Artistico. Sampirisi troppo nervoso nel finale, il centrocampo che aveva ben figurato a Catanzaro gira a vuoto. Marras e Vido fuori dal gioco, Portanova ha pochi spunti

Bardi 6 Un po' titubante su alcuni rinvii in avvio, mette una pezza (rischiando anche di farsi male) al retropassaggio da brividi di Marras ma al 26' non può fare altro che raccogliere il pallone in fondo alla rete, non avendo colpe. Per il resto della gara solo parate di ordinaria amministrazione fino al guizzo nei minuti di recupero su Rizzo Pinna che evita un passivo peggiore alla Regia.
Sampirisi 5 Ciervo è un cliente scomodo che lo costringe più a guardare indietro che in avanti, anche se un paio di traversoni interessanti riesce comunque a metterli in mezzo. Nel finale si arrende al nervosismo, sollevando da terra il figlio d'arte Cruz nel tentativo di recuperare secondi preziosi, il tutto sotto gli occhi dell'arbitro: ammonizione più che evitabile che lo costringerà a saltare la prossima sfida con la Sampdoria.
Meroni 6,5 Il protagonista delle ultime due salvezze del Cosenza torna davanti ai suoi ex tifosi e offre una prestazione solida, con pochissime sbavature, come ormai d'abitudine da inizio stagione. Provvidenziale una sua chiusura in calcio d'angolo su una delle poche scorribande di Artistico in area, mentre sul lato di campo opposto si produce in un tiro che termina abbondantemente alto.
Sosa 4 Da centrale - vista l'assenza di Lucchesi per la terza gara di fila - mostra dei limiti, come già palesato nella gara interna con la Carrarese. Non si accorge minimamente dell'incedere di Artistico sullo spiovente dalla sinistra di Gargiulo, in quella che è l'azione decisiva della partita, lasciando troppo spazio all'ex Juve Stabia per colpire indisturbato di testa. Rischia qualcosa quando Kouan gli scappa via e poco più tardi non intercetta con i tempi giusti il passaggio diretto ad Artistico, fermato dal più convincente Meroni.
Libutti 5,5 Tiene a bada Ricciardi per buona parte dell'incontro, limitandosi a una gara principalmente di contenimento. In avanti lo si ricorda per un buon pallone dato a Ignacchiti e per qualche timido tentativo di cross. Rientrando quasi sempre sul destro, perde spesso l'attimo giusto (dal 28'st Cigarini 5,5: questa volta dai suoi piedi non partono giocate decisive. Non riesce a contenere il Charlys in un'azione di contropiede mal sfruttata dai calabresi e nel finale ci prova di testa senza trovare lo specchio. Molto più ficcanti le parole rivolte alla squadra nell'intervista post partita…).
Ignacchiti 5,5 Tanta corsa ma poca sostanza per il giovane di proprietà dell'Empoli che sembra essere finito nel mirino della Bundesliga, con alcuni osservatori presenti in tribuna per vederlo all'opera. Tra primo e secondo tempo produce un paio di conclusioni verso la porta, senza centrare lo specchio: particolarmente interessante il destro dal limite su invito di Libutti, una delle poche occasioni mal sfruttate dalla Regia nella ripresa. Dopo l'uscita del numero 17 granata va a dare una mano sulla corsia mancina (dal 37'st Girma sv).
Reinhart 5 Tra i più positivi a Catanzaro, fatica a dare ritmo e anima alla Reggiana in uno dei più brutti primi tempi del campionato, tanto da costringere Viali - che difficilmente rinuncia a lui - a lasciarlo in panchina dopo l'intervallo (dal 1'st Maggio 6,5: da premiare l'approccio e lo spirito messi in campo. Là davanti sembra essere l'unico, assieme a Vergara, in grado di combinare davvero qualcosa. Da applausi la chiusura difensiva a meno di 10' dalla fine che evita guai peggiori a Bardi).
Sersanti 5,5 Corre tanto e non si risparmia, e questa non è una novità, anche dopo lo scontro con Artistico che lo costringe a giocare buona parte della gara con un vistoso tampone al naso. Svaria lungo tutto il fronte offensivo ma, a conti fatti, produce solo qualche recupero e una sponda area non sfruttata da Sampirisi. Troppo poco.
Marras 5 Fischiato a ripetizione dai suoi ex tifosi, fa presto dimenticare quanto di buono offerto a Catanzaro anche a quelli granata. Rischia tantissimo con un retropassaggio a Bardi in avvio e nella metà campo avversaria non produce occasioni, ben contenuto dal pimpante Ciervo (dal 17'st Vergara 6: alla prima palla utile, con un guizzo in area sorprende tutti ma trova il palo interno a negare la gioia del gol al suo potente sinistro. Da quella posizione poteva e doveva centrare il bersaglio. Nel finale ha un'altra opportunità in mischia sulla sponda di Maggio, ma non arriva con i tempi giusti…).
Portanova 5,5 Si accende nel finale di primo tempo colpendo clamorosamente una traversa, in acrobazia dopo il tiro sbilenco di Vido. Nella ripresa tanta volontà ma poca precisione sotto porta. Serve un buon pallone a Meroni che il compagno calcia alle stelle (dal 17'st Pettinari 5: chi l'ha visto? A distanza di un mese dall'ultima apparizione a Bolzano ha più di mezz'ora per incidere, ma non lascia il segno e nell'unica opportunità a disposizione manca il bersaglio, ostacolato dall'onnipresente Kouan).
Vido 5 Ha pochissimi palloni giocabili e questa volta non riesce mai a inquadrare lo specchio, anche quando ne avrebbe la possibilità come nell'occasione che porta alla traversa scheggiata da Portanova prima dell'intervallo. Nel secondo tempo è da apprezzare solamente la battuta veloce del calcio di punizione che innesca l'azione del secondo legno colpito da Vergara.
Mister Viali 5 Qual è la vera Reggiana? Quella gagliarda di Catanzaro o quella spenta e abulica del San Vito? La risposta continua a non averla nemmeno il suo tecnico, che conferma giustamente l'undici iniziale del turno precedente e prova a cambiare le carte in tavola già all'intervallo dopo la brutta figura dei primi 45 minuti. Con le sostituzioni ottiene qualche timido segnale di vita, troppo poco per evitare la figuraccia sul campo dell'ultima in classifica. Sembra più una questione di testa che tecnica, ma anche qui deve riuscire a farsi sentire la mano dell'allenatore. All'orizzonte ci sono quattro gare contro avversarie ben più quotate, tutte davanti al pubblico amico: i granata non possono permettersi altri passi falsi, nessuno resterà ad aspettarli…